VERBANIA – 26.11.2019 – Ha ammesso
di aver tentato la truffa dello specchietto e, temendo d’essere scoperto, s’è dato alla fuga. È iniziato nel parcheggio di un negozio di bricolage di Pallanza il rocambolesco inseguimento che, ieri mattina, ha portato in carcere il 33enne Salvatore Spinelli. Il giovane, residente in Sicilia ma domiciliato a Milano, ha avvicinato un cliente del punto vendita dicendogli che, nell’effettuare la manovra nel parcheggio, l’aveva colpito danneggiandogli lo specchietto. Non era vero ma, con un meccanismo collaudato (si dà un colpo alla carrozzeria dando al conducente l’impressione di aver urtato e gli si mostra lo specchietto già danneggiato in precedenza) si può farsi dare qualche centinaio di euro in contanti come risarcimento per evitare la denuncia di sinistro. L’abbordato, però, non c’è cascato e Spinelli, forse immaginando che stesse per intervenire la polizia, è salito a bordo della sua Fiat Punto Abarth, partendo a razzo. A velocità sostenuta ha affrontato viale Azari, corso Europa e, infine, via Vittorio Veneto. Ha imboccato una rotonda in contromano e, con la polizia alle calcagna (più mezzi perché, nel frattempo, sono arrivati i rinforzi) ha commesso una serie di infrazioni al codice della strada che gli sono valse multe per qualche migliaia di euro e il ritiro immediato della patente.
La fuga è terminata in largo Tonolli a Pallanza. Quando ormai era a piedi –il veicolo l’ha lasciato, in mezzo alla strada, in piazza Garibaldi– è stato rincorso, bloccato e arrestato con l’accusa di resistenza. Oggi il giudice Donatella Banci Buonamici ha convalidato l’arresto e ha disposto che, in attesa del processo per direttissima del 18 dicembre, sia sottoposto all’obbligo di firma. Per la tentata truffa si procederà in separata sede e solo a seguito di querela della persona offesa.