VERBANIA – 12.12.2019 – Una donna umile
ma caparbia, intelligente, appassionata, emancipata e spiritosa. Una donna che per 33 anni, da prima della seconda guerra mondiale agli anni Settanta, ha percorso in bicicletta il fondovalle e i monti del Verbano con un unico scopo: far nascere bambini. È stata una delle figlie (ne ha avuti sette) a ricordare, ieri sera nella sede delle scuole medie Ranzoni, la figura di Anna Antonini, alla quale è stato intitolato l’istituto comprensivo di Trobaso. Trobaso e Unchio, ma anche Cossogno e Cicogna, San Bernardino Verbano e Rovegro, sono state dal 1938 al 1971, il suo luogo di lavoro. Faceva la levatrice (oggi la chiameremmo ostetrica) e, in un’epoca in cui i figli venivano al mondo in casa, si prodigava per assistere le puerpere prima, dopo e durante il parto. Nel Dopoguerra, non disponendo di mezzi di trasporto a motore, copriva il suo territorio in bicicletta pedalando tra un borgo e l’altro con la borsa sul portapacchi. In un anno assisteva a una media di 85 parti. “E ogni volta che vedeva nascere un bambino il volto le si rigava di lacrime – ha detto la figlia –. Ci raccontava della sua attività, della gente semplice che incontrava: ci ha lasciato una grande eredità”.
La scelta di intitolare l’istituto comprensivo è venuta dagli studenti ed è frutto di una memoria condivisa e tramandata da una generazione all’altra perché la figura di Anna ancora oggi è ricordata con grande stima e affetto. Sono stati proprio gli alunni delle due classi quinte delle elementari di Trobaso dello scorso anno a scoprire la targa. A fare gli onori di casa c’era la direttrice Alessandra Di Giovanni, insieme alla sua vice Fulvia Castelli. Erano presenti gli ex presidi dell’istituto e il sindaco Silvia Marchionini, che è di Cossogno e che ha frequentato le Ranzoni. “Una scuola dove grande è il valore della comunità e della collaborazione – ha detto –. Doveroso l’omaggio ad Anna Antonini, che era di umili origini e ha studiato, cosa non facile allora per una donna. E che ha svolto il mestiere più bello del mondo”.
Prima e dopo lo scoprimento della targa e il taglio della maxitorta offerta dal comitato dei genitori e dalla pasticceria Cittante, a fare da interludio musicale si sono esibiti studenti e professori del corso musicale delle Ranzoni.