NOVARA - 18-12-2019 -La sera del 12
dicembre, la Squadra Mobile e la Squadra Volante di Novara, dopo un'intensa attività investigativa finalizzata alla repressione dei reati predatori, ha proceduto al fermo di un 43enne e di un 18enne, cileni, senza fissa dimora giunti in Italia alla fine dello scorso mese.
I due, come è emerso dalla perquisizione estesa anche all’autovettura a loro in uso, sono stati trovati in possesso di un computer portatile ed altri oggetti trafugati in una abitazione di via della Noce, nel quartiere di S. Antonio dove nel tardo pomeriggio di quella stessa giornata, erano stati segnalati diversi furti e tentativi di furto in abitazione. Le indagini sono scattate dopo che al numero unico 112 erano giunte le segnalazioni di alcuni cittadini.
Contemporaneamente altri furti sono stati segnalati anche nei quartiere San Paolo, ed in particolare, un tentativo di furto realizzato in via Papa Giovanni dove ignoti hanno cercato di accedere in una abitazione mediante la forzatura di una porta finestra, ma sono fuggiti, calandosi da un balcone di una abitazione sita al primo piano di uno stabile, forse perché allertati da una condomina rientrata a casa. Grazie all’immediato allarme lanciato dalla donna che ha descritto gli uomini in fuga, gli equipaggi della Squadra Volante e della Squadra Mobile sono riusciti a fermarli sebbene gli stessi avessero cercato di dileguarsi lungo vie limitrofe.
La perquisizione personale a cui sono stati immediatamente sottoposti ha consentito di rinvenire indosso aqdl 43enne una pinza, arnese che lo stesso aveva occultato in una manica della giacca che indossava, oltre ad una chiave di un’autovettura, poco dopo individuata e sottoposta anch’essa a controllo, risultata noleggiata a Milano lo stesso 12 dicembre.
I due cittadini cileni sono stati dunque sottoposti a fermo per ricettazione e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle norme sull’immigrazione clandestina, mentre, il 43enne è stato denunciato anche per il porto di arnesi atti ad offendere. Dopo l'udienza di convalida sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria nonché il divieto di espatrio.