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anno 2019

VERBANIA – 31.12.2019 – Eventi cimatici estremi,

smottamenti e strade chiuse, ma anche elezioni e sanità. Il 2019 che sta per andare in archivio è stato, per il Verbano, un anno di vecchi problemi irrisolti. Un anno iniziato, in gennaio, con la proposta di mandare in dissesto la Provincia e con la repentina retromarcia innescata anche dalle proteste dei creditori, di quelle imprese che lavorano per il pubblico e i soldi li vedono dopo mesi, se non anni. Sono soprattutto aziende edili o manutentori delle strade, così fragili nel Vco. Nell’anno agli sgoccioli è rimasto irrisolto il problema della statale 34, che in autunno ha dovuto sopportare anche lo smottamento di Suna. Dodici mesi sono trascorsi senza spendere nemmeno un centesimo delle decine di milioni stanziati per la messa in sicurezza. Roma ha bocciato la richiesta dello stato di emergenza e s’è discusso più che altro su chi (comuni, Provincia, Anas e Regione) dovesse fare cosa, in ossequio all’imperante burocrazia italiana. Nel frattempo s’è aperto -se ne parlerà nel 2020- il processo per la frana killer di Cannobio del 2017, con imputati i manager Anas, i proprietari del terreno e l’ex sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella.

Quest’ultimo è stato uno dei protagonisti della maxi-tornata elettorale che ha rinnovato 52 comuni. A Verbania ha sfidato l’uscente Silvia Marchionini. Per lui ha tenuto comizio in piazza Ranzoni Matteo Salvini. La Lega ha trainato il centrodestra (anche e soprattutto alle Europee e alle Regionali) che al primo turno ha avvicinato il 50%, è arrivato primo, ma al ballottaggio ha lasciato al centrosinistra, per una manciata di voti, la guida del capoluogo. Dopo le elezioni il rapporto con la Lega s’è rotto, anche sulla sanità.

Quindici anni dopo il no all’ospedale unico proposto dal centrodestra, la stessa coalizione che l’aveva sostenuto ha fatto retromarcia, facendo nuovamente divampare il fuoco del campanilismo. La ricetta per la sanità del Vco della giunta regionale di Alberto Cirio è declassare il “Castelli” (privato del Dea) e costruire un nuovo ospedale di riferimento alle porte di Domo al posto del “San Biagio”. L’annuncio ha scatenato la bagarre, mobilitato partiti e cittadini e ha messo contro il Verbano-Cusio (con il sindaco leghista di Omegna Paolo Marchioni in grande difficoltà) all’Ossola.

Il 2019 verrà ricordato per il downburst del 12 agosto, una sorta di tromba d’aria che ha flagellato il golfo Borromeo e il cuore del Verbano, con danni agli edifici e agli alberi. E per periodi di piogge intense alternate a stagioni siccitose, conferma di come il clima si stia tropicalizzando.

Due i casi più eclatanti di cronaca. Il terribile incidente che in marzo, a Verbania, ha visto falciata una famiglia che rientrava dal ristorante, s’è chiuso con un morto, due feriti gravi e un neonato miracolosamente illeso dopo il volo dal passeggino, anch’esso travolto dall’auto. In chiusura di anno l’incendio doloso alla centrale a biomasse di Caprezzo, sul quale ancora si indaga.

Sicurezza e giustizia

Dopo quattro anni di indagini e una “falsa partenza”, a fine anno è partito il processo a 41 ex manager e direttori di filiale della fu Veneto Banca, ultimo atto del crac dell’istituto di credito che s’è mangiato in provincia milioni e milioni di euro di risparmi.

Sono ancora in fase di indagini due “casi” scoppiati in questi mesi: l’indagine per corruzione che coinvolge l’ex giudice di pace di Verbania Carlo Crapanzano, un avvocato del foro di Verbania, alcuni imprenditori e professionisti legati dal vincolo della fratellanza massonica. E quella per le mazzette alla politica nata a Milano che ha portato all’arresto dell’ex amministratore delegato di Acqua Novara Vco Andrea Gallina e alla richiesta di arresto (respinta dal parlamento) del deputato novarese Diego Sozzani.

Nel 2019 le forze dell’ordine hanno lavorato per confermare il Vco come provincia tra le più sicure d’Italia. La polizia ha scoperto un business milionario di finti passaporti dal Brasile all’Italia che sei stranieri gestivano ingannando le Anagrafi di alcuni comuni della provincia; e ha denunciato per il reato di odio razziale un 46enne insospettabile ossolano, accusato d’essere suprematista con simpatie naziste. I carabinieri hanno arrestato in flagranza i tre sudamericani che segregavano, facendole prostituire, tre studentesse attratte dal Venezuela con la promessa di un lavoro. In manette anche un pedofilo torinese che, uscito dal carcere di Verbania scontata una condanna per reati sessuali contro minori, s’è stabilito a Pallanza, dove avrebbe abusato della figlia undicenne d’una conoscente. Sono ancora in corso le indagini per trovare i ladri/rapinatori che a bordo di un suv rubato hanno colpito nel basso Verbano fuggendo a polizia e carabinieri, speronando anche una gazzella.

In Tribunale s’è chiuso con la condanna a 4 anni e 8 mesi il processo per omicidio stradale all’ex assessore regionale Ettore Racchelli. Quasi dieci anni la condanna del cusiano Omar Piccoli, che spintonando lo zio che cercava di calmarlo, ne ha provocato la morte. È di 25 anni, invece, la somma delle pene ricevute dai dieci imputati delle maxi-frodi di accise per un deposito di alcolici e superalcolici del Cusio.

A fine anno Il Sole 24 Ore ha certificato, con la consueta classifica della Qualità della vita, che il Vco è in declino. Sessantottesima provincia d’Italia, in vent’anni ha perso 63 posizioni. Anche le imprese, nonostante l’Unione industriale abbia festeggiato cent’anni, non se la passano troppo bene. Male anche Acetati che, dichiarata fallita dal Tribunale di Alessandria, lascia il rebus della bonifica e del recupero dell’ex polo chimico di viale Azari.

Sport

In attesa delle Olimpiadi di Tokyo, vanno forte i giovani. Filippo Ganna, di Vignone, è un ciclista in crescita su strada e una conferma in pista, dove ha ottenuto il suo terzo mondiale nell’inseguimento individuale. Il canoista verbanese Carlo Tacchini ha vinto in Italia e attende la chance di giocarsi il pass olimpico. Passato alla boxe professionistica, il pugile verbanese Ivan Zucco ha infilato cinque vittorie nell’anno solare, mantenendo l’imbattibilità e correndo verso una cintura internazionale. Nel calcio il Verbania (con qualche travaglio societario dall’estate in poi) ha ritrovato la serie D che lo Stresa ha perso, retrocedendo, dopo una sola stagione. Decolla la carriera del bavenese Willy Gnonto, leader dell’Inter Primavera e della Nazionale Under 17.