VCO - 03-01-2020 - L'associazione
Assograniti VCO ricorda Eva Sørensen, l'artista danese scomparsa il 31 dicembre scorso. Domani i funerali nella parrocchiale di Mergozzo alle 14.30. Si legge nella nota di Assograniti: "L'artista da giovane si innamorò del granito verde di Mergozzo – trasformando le linee geologiche della pietra in linee evocative e sensibili, le ricordiamo, in sua memoria, come tracce di vita che scorrono nell'eterno.
Da oltre quarant'anni, è stata tra le firme più note dell’arte europea, fra i più noti artisti danesi contemporanei. La sua poetica è riconosciuta a livello internazionale per uno sviluppo artistico unico - riconoscibile sia nei disegni eseguiti con inchiostro di china su carta che Vincenzo Agnetti definì 'sculture bidimensionali' sia per le sue celebri sculture in granito verde di Mergozzo, su cui tracciava linee e solchi – mappature che esplorano, come fossero narrazioni, le interconnesioni tra uomo – natura".
L'ARTE DI EVA SORENSEN
La poetica sorensiana – nelle parole di Oystein Hjort - 'è centrata sulla natura nascosta delle
cose, sulla presenza in esse di rapporti organici e di strutture immutabili che nel suo lavoro
cerca sempre di rispettare. Quando la natura traccia una linea, è sempre quella giusta... Eva
rende visibili, se così si può dire, i rapporti e le strutture che dormono nelle cose. I suoi disegni
non sono che la versione bidimensionale del suo lavoro sulla pietra: si possono leggere come
paesaggi o traduzioni cartografiche delle superfici irregolari e ondulate del sasso'
Eva Sørensen, nata ad Herning (Danimarca) nel 1940, inizia la sua formazione a Parigi presso
l’Accademia privata dello scultore ungherese Laslo Szabo. Giovanissima giunge a Milano dove,
all'inizio degli anni 60, incontra l'ambiente artistico milanese nel pieno del suo dinamismo, che
ruota intorno ad artisti quali Piero Manzoni, Lucio Fontana, Enrico Castellani e Vincenzo Agnetti
- entrando a far parte di quella storica fucina ligure che riunisce i più grandi esponenti delle
avanguardie artistiche nazionali e non.
Ricercatrice instancabile sondava limiti e possibilità di differenti materiali – ceramica, legno, grès –
ma è la fascinazione che provava per la pietra a portarla a svelare nella trama del mondo minerale un'armonia delicata e sensibile dell'unità natura-uomo.
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Dopo un soggiorno a Pietrasanta tra il 1972 e il 1977 dove esegue diverse opere in marmi
differenti, nel 1977 scopre il granito verde di Mergozzo e inizia a realizzare le sue
sculture con questo materiale a Gravellona Toce. Nell'arco di 14 anni, nel territorio intorno a
Mergozzo, di grande tradizione di maestri scalpellini esegue esclusivamente sculture in granito
verde. Nel 1978 realizza una mostra con sculture di grandi dimensioni patrocinata dal Comune di
Milano al Parco Sempione. Nel 1982 rappresenta con successo la Danimarca nel Padiglione
Danese alla XL Biennale di Venezia con disegni e sculture in granito verde. Nel 2008 le sono
dedicate due mostre personali a Domodossola e nella Galleria Antonia Jannone a Milano.
Cittadina onoraria del Comune di Mergozzo – le opere di Eva Sørensen sono esposte in modo
permanente in musei ed istituzioni pubbliche di Randers, Silkeborg, Herning, Aarhus, Taarnby e
in altre città della Danimarca, nelle raccolte d’arte del Fondo Ny Carlsberg e del Fondo Statale
d’Arte Danese. Nel 2016 riceve il Premio Donna del Marmo a Verona, durante MarmoMac.