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casa ceretti
VERBANIA – 03.11.2015 – Era stato il motivo per cui,

per due volte (una facendo mancare il numero legale) la minoranza aveva abbandonato l’aula di Palazzo Flaim. L’acquisto di Casa Ceretti dal Museo del Paesaggio è un’operazione che, secondo i gruppi d’opposizione, non si può fare. Lo dice la legge – hanno scritto in una lettera a segretario generale, dirigenti, sindaco e revisori dei conti – e in particolare una norma della Finanzaria 2011 secondo cui agli enti locali è vietato acquistare o affittare nuovi immobili a meno che non sia certificata (dal dirigente, documenti alla mano) l’indispensabilità e l’indilazionabilità dell’acquisto e l’Agenzia regionale del Demanio non ne indichi il prezzo esatto. Cioè a meno che non sia strettamente indispensabile. La ratio di questo giro di vite governativo è la volontà di non creare nuovo debito pubblico.

Questa lettera era stata spedita il 6 ottobre, tra il Consiglio andato a vuoto (il 30 settembre) e quello bis (l’8ottobre) con l’obiettivo di sospendere la variazione di bilancio che stanziava i 230.00 euro (di alienazioni patrimoniali, per giunta, quindi soldi non certi) per Casa Ceretti nel 2016. E a essa aveva risposto la segretaria generale Papiri con l’interpretazione per cui la variazione poteva andare avanti ma che, al momento di deliberare la vendita, il parere sarebbe stato richiesto.

A sparigliare le carte ci ha pensato il nuovo collegio dei Revisori dei conti che non ha per nulla ignorato la richiesta di parere e nonostante la variazione sia già stata approvata e pubblicata, s’è espresso nel merito. Il presidente Giuseppe Fava e i componenti Dario D’Angerio e Diego Rovetti, letti tutti gli atti, “segnalano che provvederanno a svolgere la propria azione di controllo – si legge nel verbale della riunione del Collegio del 29 ottobre – quando avranno preso visione della seguente documentazione: parere del responsabile finanziario, relazione dell’attestazione del responsabile di procedimento relativa a alla documentata ‘indispensabilità’ e ‘indilazionabilità’ di tale acquisto, parere sulla congruità del prezzo attestata dall’Agenzia del Demanio”.

Se fossimo alla vigilia della votazione un parere simile preluderebbe a una sospensione. Il fatto che la variazione di bilancio sia già stata approvata ma che, nonostante tutto, i revisori vogliano vederci chiaro, è un segnale di attenzione, così come la decisione che il verbale “venga trasmesso per conoscenza al sindaco, ai funzionari interessati e a tutti i gruppi consiliari”.