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c comunale vb nov 15
VERBANIA – 04.11.2015 – Sono quattro – tutti del Pd – i papabili

allo scranno di presidente del Consiglio comunale di Verbania. in ordine alfabetico: Marco Bonzanini, Anna Bozzuto, Riccardo Brezza e Alice De Ambrogi. I nomi sono usciti dalla riunione di maggioranza tenutasi ieri sera a Palazzo di Città. Riunione che ha spento sul nascere la proposta, discussa dalla segreteria cittadina dei democratici, di un presidente di minoranza, nella fattispecie Damiano Colombo di Ncd perché – così ha ragionato davanti a tutti ieri sera un consigliere – un conto è coinvolgere le minoranze convocandole e aprendo un confronto, un altro è scegliere tra di loro il presidente: una forzatura.

Nella riunione s’è parlato anche dei “secondi” motivi per i quali Diego Brignoli s’è dimesso, quel malessere per un modo di fare politica e amministrazione, locale e nazionale, che ha spiegato solo parzialmente (rimandando a un paio di settimane) e che ha “sfogato” in una lettera ai colleghi di partito in maggioranza. Non quella pubblicata dl quotidiano La Stampa, che è una versione ridotta, ma quella più articolata fatta recapitare al segretario cittadino Brezza e al capogruppo Davide Lo Duca e che Brignoli ha fatto leggere a numerose persone.

Ciononostante ieri il Pd è uscito con una nota ufficiale di partito e gruppo consiliare in cui si esprimono, vicinanza, serietà, apprezzamento, incoraggiamento ecc… ma si punta solo sull’aspetto giudiziario, l’inchiesta di firmopoli alle porte e “una vicenda giudiziaria dai contorni paradossali”. “Le questioni politiche riguardanti le sue dimissioni verranno prontamente discusse nelle sedi politiche opportune, come lo stesso Diego ha comunicato, dopo la sentenza”, si legge nella nota.
Tornando al toto-presidente, i quattro sono coloro di cui s’è parlato ieri sera e che hanno dato la loro disponibilità. La scelta è rinviata a un prossimo incontro ristretto (il Consiglio comunale è convocato per il 10) e, comunque, deve passare da un minimo di dialogo con le minoranze, occorrendo come quorum i due terzi dei consiglieri assegnati.

Tra i quattro, i più accreditati sono Bozzuto e Brezza – De Ambrogi è in lizza come vicepresidentein carica, Bonzanini è espressione d’una parte significativa del gruppo – con la prima più propensa a declinare per l’accavallarsi degli impegni personali, gli stessi che l’avevano spinta a rifiutare l’anno scorso un posto in giunta. Ufficialmente Brezza, che ha il problema del doppio incarico essendo anche segretario cittadino, dice di avere “altro da fare”, ma a precisa domanda non si chiama fuori.