1

montani en

ROMA – 11.01.2020 – C’è anche la firma

del verbanese Enrico Montani tra quelle dei sei senatori leghisti che ieri hanno sottoscritto la richiesta di referendum costituzionale sulla riforma che ha tagliato il numero dei parlamentari. Al documento depositato ieri alle 15 in Corte di Cassazione dai forzisti Andrea Cangini e Nazario Pagano e dal dem Tommaso Nannicini, servivano 64 firme per avviare l’iter che blocca la legge in attesa che a esprimersi siano i cittadini. Alla fine sono state 71, di quasi tutti i partiti politici, e hanno compreso quelle del Carroccio (oltre al verbanese hanno detto sì William De Vecchis, Roberto Marti, Pasquale Pepe, Massimo Candura e Claudio Barbaro) , andato in soccorso dei colleghi con il dichiarato scopo politico di lasciare aperta la porta delle elezioni anticipate. Che, se si tenessero prima del referendum, rinnoverebbero il parlamento nei numeri attuali (630 deputati alla Camera e 315 senatori) anziché in quelli post riforma: 400 e 200.

In ottobre dissero sì, alla quarta lettura, un numero bulgaro di parlamentari: 553 favorevoli, 14 contrari e 2 astenuti. Trattandosi di riforma costituzionale è possibile sottoporla a referendum. È quello che probabilmente accadrà entro l’estate. Ricevuto il quesito, infatti, la Cassazione ha 30 giorni di tempo per esprimersi. Nel caso di risposta affermativa, la consultazione -che non prevede quorum- si deve tenere entro 60 giorni.