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DOMODOSSOLA- 05-11-2015- "Con l'approvazione dell'Aula del Senato del Collegato ambientale alla legge di stabilità, abbiamo finalmente un testo di legge sulla green economy, il primo in Italia. Ora il disegno di legge torna alla Camera per l'approvazione definitiva. Il percorso dovrà essere veloce così da avere il testo come base per il dialogo con gli altri Stati alla Cop21 di Parigi. Il nostro Paese gioca un ruolo strategico negli equilibri internazionali. Dimostriamo di credere in una nuova economia, circolare e rispettosa delle risorse naturali, che riparte dai territori e rimette al centro del sistema le aree rurali, montane, marginali, troppo spesso considerate impropriamente semplice contorno per le zone urbane".  Così l'onorevole Enrico Borghi, presidente dell'Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna e presidente Uncem a poche ore dalla votazione a Palazzo Madama del 1676 recante "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali".  Green economy, prevenzione del dissesto idrogeologico, mobilità elettrica e sostenibile, sostegno alla raccolta differenziata dei rifiuti, incentivi agli acquisti verdi, ma anche istituzione delle green communities e delle "oil free zone" per le comunità montane in cui nascono e crescono nuovi modelli economici, investimenti che favoriscono le imprese verdi oltre al turismo sostenibile. 79 articoli, 11 capi. Tra i punti più qualificanti del provvedimento anche l'introduzione della valutazione di impatto sanitario, il potenziamento del servizio idrico, le penalizzazioni per il conferimento in discarica e negli inceneritori, l'istituzione del comitato per il capitale naturale.

"Sono temi sui quali gli Amministratori locali, di piccoli Comuni e delle aree montane - prosegue Borghi - chiedevano da tempo al Parlamento di dare un segnale, un'azione politica globale capace di incentivare chi maggiormente sta lavorando nella giusta direzione, ma anche di mettere a sistema le buone pratiche green. Il "collegato verde" sarà presto legge dello Stato e sugli articoli dovremo avviare una nuova formazione per le imprese e per gli enti locali. Le Unioni montane di Comuni dovranno giocare su questi temi delle nuove partite, capaci di rilanciare il territorio, garantendo occasioni di sviluppo e nuovi servizi per le comunità che vivono nelle zone montane e rurali. La via maestra l'ha delineata per molti versi Expo, con il suo tema centrale legato a terra, energie rinnovabili, alimentazione e difesa delle risorse. Ma soprattutto evidenzio la grande spinta che abbiamo avuto dall'Enciclica Laudato Si. Un Pontefice che parla di 'ecologia integrata' impegna la politica italiana a fare un passo in avanti. Lo potremo dire a Parigi alla Cop21, chiedendo maggiore determinazione a tutti i Capi di Stato presenti alla Conferenza".  Di rapporto tra cambiamenti climatici, territorio e montagna si parlerà in un incontro alla Camera dei Deputati giovedì 12 novembre, alle 16, voluto dalla Mountain Partnership, dalla Fao e dall'Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna.