DOMODOSSOLA- 17-04-2015- “Non è tutto oro quello che luccica”. Sos Ossola il giorno dopo la concessione
da parte della giunta regionale dell'autonomia montana al Vco mette dei paletti in avanti, e ribadisce la necessità della ridefinizione dei parametri che sinora hanno regolato l'equilibrio tra le tre parti del Vco. Il presidente Bernardino Gallo avanza anche un sospetto, ovvero che l'autonomia montana serva solo a salvare la Pediatria di Verbania, e che la concessione senza ( per ora) i contenuti, sia solo propaganda in vista delle possibili nuove elezioni regionali: “Senza risorse- spiega Sos Ossola- come recitava un vecchio proverbio, non si cantano nemmeno le messe o se si desidera qualcosa di meno prosaico mi rifaccio al Pascoli: "ronzio d'un'ape dentro il bugno vuoto". Da parte dei massimi esponenti istituzionali del Pd si è intonato il "Peana" su questo risultato definito storico. Certamente il riconoscimento della specificità montana al Verbano Cusio Ossola è molto importante per l'autonomia ma entrambi lo sono solo se vi saranno provvedimenti conseguenti per riguardare tutti gli abitanti del Vco, si assegnino risorse aggiuntive da reperire da quelle sottratte soprattutto all'Ossola, si faccia chiarezza su alcune ombre che preoccupano l'Ossola, si lavori per il recupero del Cusio nella sua interezza, si lavori per una rappresentanza di eletti e non di nominati dai partiti. Innanzi tutto per una realtà cosiddetta tripolare dove, sarebbe stata necessaria cogliere la specificità che la contraddistingue rispetto ad altre zone equiparabili, per farne un ente federale. Tra l'altro, rammentiamo che il Cusio, non sentendosi garantito con la nuova provincia Vco, si era spaccato al momento della costituzione mentre l'Ossola saccheggiata di tutto e di più, anche del capoluogo, non concesso nemmeno doppio, all'epoca. Se questo necessario federalismo non è stato adottato e nemmeno si è preso in considerazione una strada semplice, quale il voto qualificato che avevo suggerito il giorno della presentazione della proposta nella sala storica del comune di Domodossola, questo risultato "storico" mi puzza di speccchietto per le allodole prevalentemente per una propaganda di tipo elettorale, magari per elezioni regionali prossime venture. Tutta la provincia diventata montana, non è forse una forzatura? Era necessaria? Io ho il sospetto che c'è chi ci ha lavorato per consentire al Castelli di Verbania di potersi attestare sotto i mille parti, come deroga per le aree montane, lo stesso che ha sempre penalizzato l'Ossola, che lavora per fregare il Dea al San Biagio, spalleggiato ovviamente da molti verbanici e da "ascari" che operano come Cicero pro domo propria. Il Popolo rifletta e prenda appunti per ricordarsene al momento opportuno”.