VERBANIA – 17.01.2020 – Non più lesioni gravissime,
ma tentato omicidio aggravato da futili motivi e premeditazione. Si sono rafforzate le accuse -con conseguente nuova emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere- nei confronti del 27enne cameriere romeno che, il 24 giugno scorso, aggredì il suo datore di lavoro -un ristoratore di Verbania- dopo l’orario di chiusura ferendolo gravemente al collo con una bottiglia di vetro. Il pm di Verbania Gianluca Periani, che già in settembre aveva chiesto e ottenuto per l’indagato la carcerazione preventiva, s’è visto riconoscere dal gip un ulteriore provvedimento. L’ha chiesto alla luce di una perizia medica, uno degli ultimi atti prima della chiusura indagini. In quella concitata notte il cameriere, che è residente nel Milanese, ebbe un alterco col titolare del ristorante e, tornando indietro, all’esterno del locale lo ferì alla giugulare con un coccio di vetro, provocandogli una profonda ferita e una vasta emorragia. Ricoverato d’urgenza e trasportato a Torino, ha rischiato di morire e ha riportato serie conseguenze. Detenuto nel carcere di Lodi e assistito dall’avvocato Christian Ferretti, ha reso l’interrogatorio di garanzia rispondendo alle domande e valuta se ricorrere al Tribunale del Riesame contro il secondo provvedimento di custodia cautelare.