VERBANIA – 17.01.2020 – Due “Sex on the beach”
e un “Malibù” serviti a tre minori di sedici anni. La comanda, raccolta dal cameriere al tavolino di un bar domese il 9 giugno 2017, veniva da due ragazze e un ragazzo ai quali, per legge, non potevano essere somministrati superalcolici. Nelle vicinanze del locale, nella sera in cui a Domo si tenevano feste e party per celebrare la fine dell’anno scolastico, erano appostati alcuni finanzieri in borghese, schierati proprio per un servizio speciale mirato a controllare alcol e stupefacenti. I militari osservarono la scena. Videro quei giovani -i tre, ma anche altri- ordinare, e tennero d’occhio il cameriere che, superalcolici in mano (il “Sex on the beach è a base di vodka”, il “Malibù” di rum) li servì. Fu in quel momento che entrarono in azione. Identificarono gli avventori, riscontrando che due giovani avevano tra i 16 e i 18 anni e che gli altri tre erano under sedici. Accertarono che i cocktail contenevano superalcolici e denunciarono il titolare. A distanza di tre anni il barista è andato a giudizio davanti al giudice di pace. È stato assolto perché, come ha osservato lo stesso pubblico ministero, non c’è la prova che, in una serata molto affollata e tra il viavai dei camerieri al dehors (il tavolino era all’esterno del locale, lontano dal bancone), l’esercente avesse avuto contezza di miscelare cocktail per minorenni.
Cocktail alcolici a tre minori di sedici anni: barista assolto