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lesa cavallini incontro
LESA - 05.11.2015 - Ci sono imprenditori ortoflorovivaistici,

ex allievi del “Cavallini”, pronti a mettere a disposizione serre, frutteti, vivai e orti per svolgere le prove pratiche, con la supervisione dei professori. L'ha reso noto Coldiretti di Novara e Vco che s'è schierata a fianco di studenti e docenti di quest'istituto che oggi hanno manifestato davanti al municipio per segnalare l'impossibilità di accedere alle aree dove si tengono le lezioni pratiche. Scandendo lo slogan “il parco è nostro” contestano l’ipotesi che la villa e il suo complesso vengano venduti dal Comune. Ieri mattina la scuola era stata al centro di una visita del presidente della Provincia di Novara Matteo Besozzi e in quella sede le parole del sindaco sulla manutenzione della struttura hanno sollevato le proteste di docenti e studenti.

“Il “Cavallini” è una realtà - affermano il presidente e il direttore di Coldiretti Federico Boieri e Gian Carlo Ramella - che ha formato generazioni di fior fior di tecnici che ora sono pronti a ricambiare. Anche accogliendo gli allievi nelle loro aziende”.

L'istituto è ospitato nel complesso dove sorge la storica villa Cavallini: lo stesso lascito testamentario contempla la permanenza di una scuola agraria all’interno del parco, e in particolare una “di floricoltura e frutticoltura con scuola pratica e campo sperimentale”. Nell'area verde, sistemata in parte all'italiana e in parte all'inglese con spettacolari gradinate, sono visibili alberi centenari e arbusti: platani, faggi, lecci, cedri, araucarie, sequoie alte più di quaranta metri, azalee, tassi, magnolie camelie. “Le scuole agrarie novaresi rappresentano - aggiungono - un patrimonio formativo e culturale cui Coldiretti e le imprese agricole tengono particolarmente: per la formazione dei nuovi imprenditori e dei lavoratori del comparto, fortemente specializzati, servono istituti efficienti e dotati di strumentazioni adeguate. Scuole nei cui programmi, anche extra curricolari, sia costante la possibilità di un approccio pratico con la materia, anche in sinergia con chi opera sul territorio”.