VERBANIA – 06.11.2015 – È ossolano l’imprenditore
che vuole costruire il nuovo tempio crematorio di Verbania. L’offerta, presentata il 29 giugno e che ha accelerato il voto in Consiglio comunale – contestato da parte della minoranza e oggetto di referendum abrogativo – sull’esternalizzazione del servizio, porta la firma di due aziende ossolane: l’Altair per la parte gestionale e Edilver per quella edilizia. Lo comunica ufficialmente il Comune, pur dichiarando riservati i contenuti, nella delibera di giunta che prende atto del progetto e approva la gara d’appalto che sarà bandita però solo a consultazione referendaria conclusa (come impone il regolamento).
L’Altair, che ha sede a Vlladossola, è la stessa azienda che ha realizzato il crematorio di Domodossola, Trecate e Acqui Terme, che ha rilevato quello di Olbia, cogestisce quello di Cava de’ Tirreni a Salerno, gestisce quello di Cagliari e s’appresta a costruirne due a Serravalle Scrivia e Civitavecchia.
S’era molto discusso sull’intervento dei privati sul forno, tanto che il guadagno privato a discapito dell’introito pubblico è uno dei motivi con il quale il comitato pro-referendum motiva il suo “no” all’esternalizzazione. A chiedere per primi l’identità del soggetto proponente, ricevendo un diniego dal dirigente del settore perché la pratica, riferita a una possibile gara pubblica, doveva restare segreta, era stato il Movimento 5 stelle.
Il nome svelato è dunque quello di Altair, che ha come amministratore l’imprenditore ossolano Paolo Zanghieri (già consigliere comunale dei Ds a Domo) e come addetto commerciale Michele Marinello, ex sindaco domese e ex consigliere regionale della Lega Nord. I prossimi passi – referendum permettendo – sono la pubblicazione di una gara pubblica alla quale chiunque può partecipare migliorando l’offerta iniziale.