VERBANIA – 06.11.2015 – Nessuna sorpresa. Marco Bonzanini
è stato designato dalla maggioranza di centro-sinistra come candidato presidente del Consiglio comunale. Il suo nome, uno dei quattro (insieme a Anna Bozzuto, Riccardo Brezza e Alice De Ambrogi) emersi martedì sera nel primo vertice allargato di maggioranza, aveva preso quota già ieri nei colloqui ristretti tra capigruppo e segreteria. E stasera, nel vertice che s’è tenuto alle 18 a Palazzo di Città, è stato ratificato senza troppe discussioni.
In una nota congiunta diramata nell’immediatezza dell’incontro, anche per “stoppare” voci e indiscrezioni, i motivi che hanno portato alla scelta di Bonzanini sono stati spiegati da Davide Lo Duca (capogruppo Pd), Riccardo Brezza (segretario cittadino), Filippo Marinoni (capogruppo di “Con Silvia per Verbania”) e Roberto Gentina (referente di “Verbania bene comune”, che con l’1,58% delle preferenze non ha eletto nessun consigliere). “Sono state discusse con intensità ipotesi tutte di valore e molto diverse tra di loro – si legge nel comunicato –. La maggioranza ha infine trovato convergenza su un profilo che si qualificasse come persona del gruppo del Pd, con esperienza, riconoscimento nella società civile e dimostrate abilità di mediazione e di sintesi. Solo a quel punto si sono evidenziati i nomi possibili, tutti ugualmente validi, ed in un confronto sincero e leale, sulla disponibilità e volontà nel crescere attraverso un percorso istituzionale così delicato, si è individuato il nome di Marco Bonzanini. Riteniamo che Marco sia persona che possa convincere anche la minoranza e che la Città riconoscerà l’impegno di volere proseguire nel solco dell’azione interpretata da Diego”.
Bonzanini ha 50 anni, è sposato e ha due figli. Impiegato come tecnico del gas, proviene dal mondo delle associazioni. È al suo secondo mandato come consigliere comunale. In passato è stato anche consigliere della Casa di riposo “Muller”.
Per eleggerlo alla prima votazione, mercoledì prossimo, alla maggioranza servono 21 voti che, teoricamente, sono la dote ottenuta alle elezioni di giugno 2014: il sindaco Silvia Marchionini, 17 consiglieri il Pd, 2 Con Silvia per Verbania, 1 Sinistra Unita. Quest’ultimo gruppo, però, nel frattempo ha lasciato la maggioranza e, anche se potrebbe appoggiare Bonzanini, non ha vincoli non avendolo scelto. Aldo Reschigna nel1995 e nel 1999 non votò ritenendo poco corretto che il sindaco, un consigliere “aggiunto” che è a capo della giunta, interferisse nella nomina del presidente dell’assemblea, che la legge elettorale vuole sia il suo contrappeso politico (sindaco e giunta amministrano, il Consiglio controlla, si esprime sulle materie più importanti e dà gli indirizzi). Marchionini aveva votato Brignoli, spendendosi anche in suo favore nelle dichiarazioni di voto, e quindi verosimilmente si ripeterà. Potrebbero però servire – specie in caso di assenti – anche voti della minoranza, che non sono affatto scontati. Se il quorum non fosse raggiunto mercoledì, si ripeterà entro dieci giorni in una nuova seduta del Consiglio.
Restano da chiarire e da approfondire le motivazioni politiche che hanno spinto Brignoli all’addio e che sono più profonde rispetto a quanto emerso finora. Nell’incontro di oggi Brezza e Lo Duca hanno confermato l’esistenza di un documento più ampio rispetto alla comunicazione che l’ex presidente ha diffuso a tutti i colleghi di maggioranza e che parla del rapporto con la politica e l’amministrazione cittadina, promettendo che sarà oggetto di discussione nel futuro prossimo.