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staminali cordone

GINEVRA – 28.01.2020 – Ci sarà un avvocato verbanese

a rappresentare, al tribunale di Ginevra, le coppie italiane vittime del crac della Cryo Save, la bio-banca con sede in Svizzera che, negli anni, ha raccolto (a pagamento) nei suoi congelatori migliaia di cellule staminali estratti dai cordoni ombelicali dei bambini appena nati a scopi terapeutici. Quello delle staminali è stato un business che la società elvetica non ha più controllato, finendo fallita e con un pesante fardello di accuse nei confronti del suo amministratore. Le autorità ginevrine hanno istruito un procedimento per i reati di responsabilità di amministrazione infedele, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, riduzione dell’attivo a danno dei creditori, cattiva gestione e violazione della legge sui trapianti.

Alcune coppie italiane si sono rivolte a un'associazione di consumatori del nord Italia, che ha incaricato l’avvocato Clarissa Tacchini di Verbania di assisterla nel procedimento istruito dal ministero pubblico Ritha Sethi-Karam. C’è tempo fino al 31 gennaio per chi avesse affidato le staminali alla bio-banca di avanzare la formale richiesta come persone danneggiate.