ROMA - 29-01-2020 - Oggi
la Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati ha approvato in sede legislativa la nuova legge per chi vuole donare il proprio corpo alla scienza. Ce ne parla l’avvocato Carlo Crapanzano.
La Commissione Affari sociali della Camera ha approvato la nuova legge per donare il proprio corpo dopo la morte. Di che si tratta?
Così come accade in molti Paesi nel mondo, chi lo vuole, dopo la morte può donare il proprio corpo e i propri tessuti a fini di ricerca scientifica o sperimentazione. Più che di donazione, però, parlerei di una specie di prestito del proprio corpo.
E’ una legge che non è stata approvata dall’assemblea
Esatto, ma la Commissione Affari Sociali l’ha approvata in sede legislativa, cioè aveva i poteri per approvare direttamente la legge (dopo che lo aveva fatto ad aprile il Senato della Repubblica) senza passare per l’assemblea della Camera dei deputati.
Qual è l’iter previsto per prestare il proprio corpo alla scienza?
Innanzitutto, prima di essere oggetto di esperimenti, il corpo di un defunto deve restare in obitorio almeno 24 ore in osservazione. Se una persona vuole che dopo la morte il suo corpo e i suoi tessuti siano prestati alla scienza per la ricerca e per gli esperimenti, deve fare una dichiarazione presso la ASL di appartenenza e tale dichiarazione sarà inserita in una banca dati nazionale.
Come si fa a sapere se quella persona voleva prestare il proprio corpo?
Nella dichiarazione, chi intende prestare il proprio corpo dopo la morte, deve indicare una persona, chiamata fiduciario, e un suo sostituto, entrambi maggiorenni, che devono comunicare al medico che accerta il decesso che quella persona appena morta presta il suo corpo per fini scientifici. Sia il fiduciario che il suo sostituto devono dichiarare di accettare tale incarico, ma possono in qualunque momento revocare questa dichiarazione, così come possono essere revocati in qualunque momento dalla persona che li ha nominati, che quindi deve nominarne altri.
Si può prestare anche il corpo di minorenni?
Sì e in questo caso decidono i genitori con comunicazione da fare sempre alla ASL. Ho qualche dubbio, però, se non sia necessaria una apposita autorizzazione da parte del Giudice Tutelare.
Chi potrà fare gli esperimenti?
Il Ministero della salute dovrà individuare tutte quelle strutture (università, centri specializzati, ecc.) presso le quali portare il corpo del defunto per la sperimentazione e che si occuperanno del trasporto. Le strutture devono restituire il corpo ai familiari entro dodici mesi (ed ecco perché è un prestito e non una donazione) e anche in questo caso il trasporto sarà a loro carico.
Quando sarà operativa la legge?
La legge è stata approvata oggi e dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale per la sua entrata in vigore. Entro tre mesi dall’entrata in vigore, il Governo deve adottare un Regolamento che organizzi in modo corretto l’attuazione della legge.