VERBANIA – 29.01.2020 – Processo agli ex Veneto Banca,
atto secondo. Domani alle 9,30, nel foyer del teatro Maggiore eccezionalmente adibito ad aula giudiziaria, si tiene la seconda udienza preliminare del procedimento penale per truffa aggravata in concorso che vede imputati 41 tra ex dirigenti dell’istituto di credito e impiegati (una posizione è stata al momento stralciata per un difetto di notifica), tra il 2009 e il 2013, vendettero ai clienti azioni e obbligazioni diventate nel 2015 carta straccia. Davanti al gup Beatrice Alesci, oltre agli imputati e i loro legali, ci sono le persone -azionisti/obbligazionisti, ma anche associazioni di categoria- che hanno chiesto di costituirsi parte civile. Sui 37 atti di costituzione il giudice si esprimerà domani, accogliendo o rigettando le istanze. Dopodiché procederà con le eccezioni preliminari. L’accusa è sostenuta dal sostituto procuratore Sveva De Liguoro, che coordina l’indagine condotta dalla Guardia di finanza. Il pm ritiene che i vertici di Montebelluna, con la complicità dei direttori di filiale e degli impiegati, indotti a vendere massicciamente azioni proprie per rimpolpare il capitale sociale, abbiano rifilato ai clienti titoli che sapevano non valere la somma pagata (sino a 40 euro ad azione), che non potevano essere liberamente venduti (erano, dunque, illiquidi) e che sono stati svalutati sino all’azzeramento, provocando la perdita di ingenti somme di denaro.