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VERBANIA – 30.01.2020 – La prognosi finale

è stata inferiore ai venti giorni, è caduta l’aggravante alle lesioni e, senza la denuncia di lei, lui è stato prosciolto. S’è chiusa con il non doversi procedere la vicenda penale che ha riguardato un giovane ossolano, accusato di aver picchiato l’allora fidanzata. La lite tra i due, nell’estate del 2018, nacque mentre viaggiavano in auto, per futili motivi. Il ragazzo iniziò a insultarla. La lite proseguì sin nel piazzale sotto l’abitazione dei genitori di lui. È in quel luogo che il diverbio sfociò in calci e pugni, con un dito rotto, un taglio in testa e lividi vari patiti dalla giovane, che andò a farsi visitare al Dea. È da qui, senza che nel frattempo -entro il termine di tre mesi- l’aggredita formalizzasse la denuncia alle autorità, che è partito il processo che s’è chiuso con il proscioglimento. Al giudice la giovane ha raccontato l’aggressione, confermando di non avere avuto cure mediche oltre il periodo di venti giorni, ragione per cui lo stesso pm ha chiesto il proscioglimento.