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VILLADOSSOLA - 01-02-2020  Matteo Orfini, parlamentare ed ex presidente del Partito Democratico, ha partecipato questa mattina insieme al deputato ossolano Enrico Borghi al dibattito “Dopo le elezioni regionali: il Pd del futuro”. Molto gremita la
platea di simpatizzanti ed iscritti al Partito Democratico giunti da tutto il territorio provinciale. Matteo Orfini, presidente del Pd dell’era renziana, alla sua seconda legislatura alla Camera, è un esponente di spicco del Partito Democratico e leader della corrente “Left Wing” di matrice europeista e socialdemocratica.

Alice De Ambrogi, segretario provinciale Dem, durante l’introduzione ha stimolato i due parlamentari chiedendo una nuova fase nel partito che possa tornare a coinvolgere i giovani attraverso forme nuove di fare politica.
“Bisogna evitare di eccitarsi eccessivamente per la vittoria in Emilia-Romagna, abbiamo vinto perché ha perso Salvini che ha reso l’elezione regionale un voto nazionale ed un referendum su di se” ha continuato Orfini “serve molto più coraggio nelle sfidare la destra ‘di petto’ come hanno fatto le sardine, senza avere nulla da temere”. Secondo Orfini per una rinascita del centro sinistra occorre ‘un nuovo partito, non un partito nuovo’ celebre frase di Palmiro Togliatti. “Il Pd deve interrogarsi se vuole diventare il partito della protezione economica e sociale delle classi più deboli o quello dell’emancipazione politica, permettendo a chiunque si trovi in una condizione svantaggiata di salire con l’ascensore sociale”. “In questo paese non siamo mai riusciti ad avere una destra normale” ha concluso Orfini “non lo era Berlusconi e non lo è men che meno Salvini, per cui l’alternanza tra destra e sinistra non sarebbe fonte di una migliore democrazia”.
Enrico Borghi nel suo intervento ha condiviso l’accurata analisi del collega Orfini e ha voluto sottolineare come il campo della “società aperta” sia un campo da ri-organizzare e in cui il Partito Democratico debba svolgere una posizione essenziale.

Eugenio Lux