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ROMA – 02-02-2020 – Fecero “cartello”

e, danneggiando i concorrenti e i consumatori, si accordarono per mantenere tutte lo stesso rincaro in bolletta. È con questa motivazione che l’Antitrust ha multato per complessivi 228 milioni di euro quattro compagnie telefoniche italiane. Fastweb, Tim Vodafone e Wind Tre nel 2015 – come altri operatori – avevano modificato la loro politica tariffaria, fatturando, non più 12 mensilità coincidenti con i mesi dell’anno solare, ma passando a 13 perché interpretavano il mese come quattro settimane, cioè 28 giorni. La novità, che faceva aumentare le bollette di milioni di utenti, non piacque per nulla e, sulla spinta della protesta, il governo intervenne ripristinando le 12 mensilità. Ed è qui che – ritiene l’Antitrust – è intervenuto un accordo illecito tra le compagnie, che si sono segretamente accordate per mantenere tutte un aumento tariffario dell’8,6% annullando, di fatto, i minori introiti derivanti dalla cancellazione di una bolletta.

Questa pratica è stata bloccata nel 2018 con un primo intervento dell’Authority, la quale ha imposto di rivedere le politiche commerciali e tariffarie. E che, ora, ha deciso di imporre salate sanzioni come “deterrente rispetto a possibili future condotte concertate tra i suddetti operatori”.