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VERBANIA – 02-02-2020 – “Ci costituiremo parte civile

anche al processo di Treviso”. La sezione di Verbania del Movimento difesa del cittadino è l’unica associazione locale (le altre due sono l’Mdc nazionale e l’Unione consumatori) ammessa dal gup Beatrice Alesci come parte civile nel processo agli ex vertici e agli impiegati di Veneto Banca la cui seconda udienza s’è tenuta giovedì al teatro Maggiore.

La decisione del magistrato è stata accolta positivamente da Ettore Francioli, presidente dell’Mdc di Verbania e dal fiduciario locale, l’avvocato Clarissa Tacchini: “È l'unico ente radicato sul territorio di cui è stata ammessa la costituzione di parte civile – spiega quest’ultima –, territorio i cui risparmiatori sono stati colpiti aspramente dalla perdita di valore delle azioni della Veneto Banca e dalla sua messa in liquidazione; questo è un importante riconoscimento all'attività di informazione e tutela dei consumatori e risparmiatori traditi, svolta dall'associazione negli anni. Il Movimento è anche l'unica associazione del territorio coinvolta nella cabina di regia, alla quale ha partecipato attivamente, costituita al ministero dell'Economia per il cosiddetto Fir – Fondo indennizzo risparmiatori”.

Il prossimo passo è replicare la stessa posizione in Veneto. “Saremo nel processo come associazione, sia come ente esponenziale nazionale, che come rappresentanza locale” – afferma riferendosi al nuovo procedimento penale che nei prossimi mesi dovrebbe aprirsi al tribunale di Treviso (nella foto) con imputati, per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, sei alti manager dell’allora istituto di credito con sede a Montebelluna.