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Valle Ossola

DOMODOSSOLA - 12-02-2020 - Sabato 15 febbraio

in piazza Rovereto a Domodossola dalle ore 15 alle ore 18 ci sarà una conferenza stampa su Born in Ossola, un’occasione di scoprire di più sul progetto, i modi per aderire o per supportarlo. Interverranno giornalisti e imprenditori coinvolti nella sua realizzazione.
Giovedì 20 febbraio presso il Ristorante Da Sciolla è prevista una degustazione dei loro prodotti ossolani, simbolo e cardine di Born in Ossola.
Born in Ossola è nato nell'ambito del Progetto Green Agent, iniziativa di promozione del rapporto tra giovani, ambiente e territorio, sostenuta dal Bando Giovani della Compagnia di San Paolo di Torino. E’ promosso da una rete locale coordinata dalla Cooperativa Vedogiovane, Eurodesk, Eco Risveglio, e Finis Terrae.
Giovani imprenditori di quattro aziende ossolane (Jodi Maccagno di SS Della Piazza di Cosasca di Trontano, Luca e Damiano Marta dell’Azienda Agricola Marilù di Calasca Castiglione, Fabio Caretti e Fabio Tombesi dell’Apicoltura Ca’ dul Pin di Vogogna, e Simone Di Pietro e Luca Piffero del Nuovo Pastificio Ossolano di Malesco) hanno deciso di unire le forze per creare un’associazione che metta al centro l’amore per il loro territorio.
La tradizione va di pari passo con l’innovazione. Born in Ossola è un’associazione giovane, come giovani sono i suoi soci; imprenditori con meno di 45 anni con sede legale e operativa in Ossola, provviste di tracciabilità di filiera e che utilizzano materie prime locali.
L’obbiettivo di Born in Ossola è dare vita ad un network di lavoratori, creare sinergia tramite la cooperazione per far conoscere i luoghi e le tradizioni ossolane, così da rendere la montagna vero marchio di qualità per i prodotti agricoli ed enogastronomici. Valorizzare l’Ossola e la sua storia non solo grazie ai prodotti ma attraverso la genuinità della sua filiera, motivo di orgoglio non solo delle aziende ma di tutto il territorio.
La rotta da seguire è chiara: sfruttare al massimo ciò che il territorio ha da offrire usando materie prime locali, valorizzando così la tradizione” spiegano Di Petro e Piffero.
Seguiamo la filosofia dell’eco sostenibilità osservando il futuro con un occhio sempre rivolto alle tradizioni del passato. Lottiamo contro l’allevamento intensivo guardando al benessere dell’animale e facendo tesoro del ciclo di vita. Godiamo del latte e poi della carne dei capi allevati,” concordano Luca e Damiano Marta. (c.s)