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scarpinato lucio 2015
VERBANIA – 10.11.2015 – C’è chi parla di inciucio

e c’è chi l’aveva già annunciato (denunciato) in tempi non sospetti. Ieri sera Lucio Scarpinato di Forza Italia (già eletto nel 2009 con l’Udc, poi passato al Pid e confluito in Fi) è stato scelto come presidente della Commissione consiliare Servizi alla persona, quella che dopo le dimissioni di Renato Brignone, era da aprile senza “testa”, quella che ebbe una prima, burrascosa, votazione a fine luglio. Allora le accuse dei gruppi di minoranza furono esplicite: ci avete detto che il presidente è di minoranza ma lo volete scegliere voi. Tutto ruotava attorno al nome avanzato dalle opposizioni: Stefania Minore del Gruppo Misto (ex Cinque stelle, oggi nella Lega). Un nome che il centrosinistra giudica irricevibile. Per questo s’era ripiegato sull’azzurro Lucio Scarpinato che, aveva nicchiato chiamandosi fuori dalla contesa dopo il clamore della votazione.

Nei tre mesi abbondanti trascorsi da quella votazione non ci sono stati ulteriori incontri. Nessun confronto tra maggioranza e gruppi di minoranza per concordare un nome condiviso. Così tutti sono andati in ordine sparso e ieri sera, grazie anche all’autolesionismo delle opposizioni per nulla coordinate, è stato facile al centrosinistra mettere sullo scranno che fu di Brignone, Scarpinato.

Le schermaglie sono iniziate quando Brignone ha (ri)proposto Minore. Poi Michael Immovilli di Forza Silvio ha avanzato il nome del collega Adrian Chifu, mentre quello di Scarpinato è uscito da Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita, da pochi mesi fuori dalla maggioranza. Alla conta Scarpinato è stato eletto con 19 voti, Minore ne ha raccolti 6, Chifu 3.

Alla fine il presidente di minoranza è stato scelto effettivamente dalla maggioranza, con buona pace di tutti e una coda polemica. Il primo a dirsi schifato è Brignone, che ironicamente commenta “Scarpinato è il futuro! è già nel Partito della Nazione”. Non mancheranno le reazioni di Forza Italia dopo che il capogruppo Mirella Cristina aveva pubblicamente denunciato il tentativo del capogruppo democratico David Lo Duca di trattare sottobanco con Fi la presidenza con il più “gradito” Scarpinato.

Chi pensa che Scarpinato possa diventare una “stampella” della maggioranza attende questa sera la votazione del Consiglio comunale che dovrà eleggere il nuovo presidente. Al candidato in pectore Marco Bonzanini servono 21 voti (il quorum è de due terzi) e potrebbero essere necessari alcuni sostegni delle minoranze. Il consigliere azzurro, che già non era incline, a fine settembre, a lasciare l’aula quando la maggioranza non aveva il numero legale e fu costretto quasi a forza da Cristina, sicuramente ha apprezzato alcune scelte dell’Amministrazione comunale, tra cui l’asfaltatura di via Martiri di Pogallo, per la quale nel 2012 aveva presentato un’interpellanza e nel 2013 una mozione e per la quale – da allora consigliere di maggioranza – s’era con molta forza speso affinché fosse messa a bilancio, come accadde ma finanziata con le alienazioni patrimoniali mai effettuate.