VCO - 13-02-2020 - E’ possibile la revoca dell’onorificenza al maresciallo Tito?
Lo abbiamo chiesto all’avvocato Carlo Crapanzano.
Ormai storicamente è da tutti riconosciuto che Tito tra il 1943 e il 1947 nella ex Jugoslavia ha deciso per la morte di circa ventimila italiani nelle foibe e per l’esodo di circa trecentomila persone. Eppure gli è stata data l’onorificenza dallo Stato italiano
Assurdo, ma è vero. Con decreto del 2 ottobre 1969 l’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, ha conferito a Broz Tito Josip l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, come Presidente della Repubblica Federativa di Jugoslavia.
Adesso a gran voce si chiede la revoca dell’onorificenza. E’ possibile?
L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è stato istituito con la Legge 178/1951. Ne è capo il Presidente della Repubblica e prevede cinque classi: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce. Il Cavaliere di Gran Croce, decorato di Gran Cordone, è la più alta onorificenza. Tito è stato insignito della più alta carica. Sulla revoca, ho forti perplessità e le spiego perché. Secondo l’art. 5 della legge istitutiva dell’Ordine al Merito, può proporre la revoca di una onorificenza il Presidente del Consiglio dei ministri e può essere disposta con Decreto dal Presidente della Repubblica nel caso di indegnità. Il secondo comma dell’art. 10 prevede che la proposta di revoca debba essere comunicata all’interessato insieme alle contestazioni delle motivazioni del perché si chiede la revoca. Quindi la legge prevede la revoca a persone viventi. A Tito, morto nel maggio 1980, non può essere notificata alcuna proposta di revoca.
Quindi l’onorificenza non può essere revocata?
No. Non può essere revocata perché nella legge e nello Statuto dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana non è previsto il caso della revoca a persone già defunte.
E’ stata presentata una mozione al Senato della Repubblica. Che fine farà?
Se sarà ammessa dalla conferenza dei capi gruppo sarà sicuramente discussa e votata, ma resta una dichiarazione di principio. In concreto, non avverrà nessuna revoca per le ragioni giuridiche che le ho spiegato.
Il clima è cambiato alla fine degli anni novanta ed è stato istituito il Giorno del Ricordo nel 2004. Quanto pesa l’onorificenza a Tito?
Pesa tantissimo e, come giustamente lei ha detto, il clima fortunatamente è cambiato. Ritengo allucinante che l’Italia nel 1969 e a poco più di venti anni dalle foibe, abbia potuto conferire la più alta onorificenza al maresciallo Tito, responsabile della morte di circa ventimila italiani. E’ stato un errore gravissimo e imperdonabile che fa solo crescere la rabbia per un atteggiamento vergognoso di tutti i governi succedutisi per cinquanta anni in questo Paese. Ma l’Italia è un Paese straordinario e mi piace pensare che ogni singolo e piccolo riconoscimento di metallo dato ai parenti delle vittime delle foibe, valga milioni di volte più di quella vergognosa onorificenza data a Tito.