VCO - 13-02-2020 - La Polizia provinciale,
guidata dal dirigente Pierluigi Marocco, ha reso noti i dati di un anno di attività speso per la difesa e la salvaguardia del territorio.
Nove agenti, due ufficiali, un istruttore amministrativo quotidianamente intervengono nelle molteplici competenze in materia faunistico ambientale e unitamente ad altre forze di polizia contribuiscono al mantenimento di un elevato valore naturalistico per il VCO.
Sono ben 271 gli animali selvatici appartenenti a specie diverse, protette o venabili, che per ragioni differenti sono stati recuperati dagli agenti provinciali. In alcuni casi sono stati immediatamente liberati sul posto, in altri casi è stato necessario sottoporli a cure medico veterinarie, in altri le ferite riportate erano talmente gravi che, per evitarne inutili sofferenze, con il parere del personale veterinario dell’ASL, si è reso indispensabile procedere all’abbattimento d’urgenza. Tra i capi recuperati anche carcasse di animali morti.
I recuperi ittici sono stati 14 quasi sempre resi necessari per far fronte a lavori che vedevano interessati corsi d’acqua.
Al macello convenzionato con la Provincia nel corso del 2019 gli agenti hanno consegnato 99 capi. Prevalentemente cervi, caprioli, camosci e cinghiali recuperati sul territorio per cause diverse, sinistri stradali, attività di contenimento numerico, sequestri. Con la collaborazione del personale veterinario ASL gli agenti hanno effettuato 6 controlli su animali da affezione.
La collaborazione con SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza), Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino Civile non è mai mancata. Gli agenti hanno partecipato attivamente a 15 servizi per la ricerca di persone disperse. Nel marzo 2019 durante un servizio di perlustrazione del territorio hanno contribuito al ritrovamento della salma del cercatore di funghi di cui si erano perse le tracce nel settembre 2018. Rimarchevole la collaborazione con i Carabinieri Forestali ed il personale dell’ente Parco nel monitoraggio del lupo sul territorio provinciale.
Sono state 325 le pratiche amministrative evase dall’ufficio amministrativo che hanno dato riscontro ad altrettante richieste di cittadini, sindaci, enti parco, comprensori alpini, ecc.
E poi i controlli sul territorio, con riferimento allo scarico di rifiuti e/o sversamento al suolo di sostanze inquinanti. Verifiche che grazie al coinvolgimento del personale ARPA hanno contribuito a definire le cause ed in alcuni casi a risalire agli autori di violazioni.
Chiamati in causa per 31 volte dalla sala operativa del numero di emergenza 112 ad intervenire in occasione di sinistri stradali con fauna selvatica sulle reti viarie del VCO.
Sono stati effettuati accertamenti su veicoli incidentati con fauna selvatica che necessitavano di attestazione di conformità del danno per esigenze assicurative.
L’attività di Polizia Giudiziaria di iniziativa ha portato la P.P. alla trasmissione di 7 notizie di reato alla competente Procura della Repubblica di Verbania a cario di noti, 2 a carico di ignoti, ed una comunicazione di decesso. Molteplici le attività di Polizia Giudiziaria delegate: indagini, esecuzioni giudiziarie, accertamenti, anche di Procure diverse.
E' in atto la cattura di specie sensibili ai Virus “West Niles Disease e Usutu” che per ragioni di tipo sanitario con una specifica richiesta da parte di ASL ha portato la P.P. alla cattura di 28 uccelli appartenenti alla famigli dei corvidi. Assume importanza notevole questo tipo di attività di controllo e ricerca di tipo sanitario per la pericolosità della diffusione del virus anche nell’uomo.
In vigore anche il Piano di controllo e gestione della specie nutria sul territorio provinciale che con D.P. 24/2019 che con scadenza 2024 ne prevede la cattura a scopo eradicativo salvaguardando la biodiversità. Nell’ anno di riferimento i capi prelevati sono stati 8. E’ sicuramente il D.P. 3/2016 relativo al piano di contenimento della specie cinghiale per il periodo 2016/2021 a porre maggiormente in evidenza l’attività del CPP delegato al coordinamento e controllo. Nel 2019 i risultati ottenuti sono stati senza eguali a livello piemontese e non solo. La nostra piccola Provincia ben coordinata ha prodotto un abbattimento di cinghiali pari ad un totale di 690 capi. Prelievi che sono stati possibili con il coinvolgimento di varie figure e metodologie di intervento finalizzando il tutto al contenimento numerico della specie, limitazione dei danni (agricoli, stradali, biodiversità, ecc.). In sintesi i prelievi sono stati così suddivisi: 52 capi gli agenti di P.P., 232 i coadiutori (proprietari o conduttori di fondi agricoli), 129 i referenti comunali, 180 i cacciatori collaboratori, 69 nelle gabbie di cattura, 28 con battute organizzate sotto la supervisione di P.P. Infine, è di oltre 30mila euro l'ammontare delle sanzioni elevate nel 2019.