DOMODOSSOLA -18-02-2020-- Carlo Crapanzano,
responsabile per l'Ossola di "Cambiamo!" interviene sulla chiusura della Polizia stradale a Domodossola. "E' la cronaca di una morte annunciata" dice e prosegue:
"Mi sembra di rivivere il noto romanzo di Gabriel Garcia Marquez sulla chiusura della Polizia stradale a Domodossola. Proprio come in quel celeberrimo romanzo del 1981, tutti sapevano che Santiago Nasar sarebbe morto per mano dei fratelli Vicario, ma nessuno ha fatto realmente nulla per impedirlo.
I cittadini sono stanchi di proclami vuoti che offendono l’intelligenza di chi sopporta. Si parla di chiusura sin dal 2017. Ricordo come fosse adesso: Governo Gentiloni e Ministro dell’interno Minniti. Soliti balletti in burocratese per giustificare una assoluta incapacità politica a risolvere i problemi di un territorio montano che ha l’assoluta necessità di un presidio di sicurezza non indebolito o eliminato, ma assolutamente rafforzato. Ma cosa vuoi che ne sappiano a Roma: Verbano Cusio Ossola? Cos’è? Dov’è?
Problema rinviato solo di un anno.
Già nel luglio 2018, Governo Conte e Ministro dell’Interno Salvini, il problema si ripresenta. Stavolta però il pericolo appare ancor più grave. E solo per poco la “uccisione” è rinviata. Neanche diciotto mesi e il funerale è già bello che preparato: manca solo il morto. Ma tranquilli, sta per arrivare anche il morto.
Febbraio 2020. Solito balletto in burocratese tra chi smentisce e chi conferma. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti. La politica del territorio ha fallito. Non è riuscita a rappresentare le istanze del territorio, la volontà dei cittadini, il bisogno di sicurezza che lo Stato deve assicurare proprio dove ce n’è più bisogno.
Ma noi non ci rassegniamo. Non vogliamo assistere a questa morte annunciata.
E non si tratta di destra o sinistra. I bisogni dei cittadini non hanno colore politico. Non ce ne frega niente se il rosso dice una cosa, il verde contrattacca e il giallo dice la sua. Vogliamo efficienza e impegno. E noi li mettiamo da subito.
Invito tutti, dai cittadini agli amministratori, dai senatori e ai deputati del territorio, a tutti i rappresentanti delle istituzioni a unire le forze sotto l’unica bandiera di Domodossola, senza colori di partito, per una grande manifestazione a tutela del presidio di Polizia stradale. Lo dobbiamo alla nostra Domodossola, lo dobbiamo ai nostri figli e paradossalmente lo dobbiamo anche a chi a Roma non sa neanche dove sia il VCO e Domodossola: che lo imparino, che sappiano che in Ossola non ci sono cittadini di serie B, ma cittadini italiani che col loro lavoro tengono in piedi proprio loro, le loro indennità e la loro ignoranza geografica".