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ospedale castelli inverno

VERBANIA – 21-02-2020 -- Un incontro non pubblicizzato,

che le parti avrebbero voluto restasse riservato ma che, filtrato sulla stampa pare non senza qualche irritazione, ha rivelato il riavvio di un dialogo sulla sanità. L’altro ieri a Torino il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha ricevuto una delegazione di sindaci del Vco (prevalentemente del Verbano e del Cusio) contrari alla proposta di riassetto della sanità locale che prevede l’ospedale nuovo provinciale alle porte di Domodossola e il declassamento di quello di Verbania. Che, novità finora mai confermata ufficialmente da Torino, potrebbe avere un partner privato. La Regione -alla riunione c’era il capogruppo della Lega Alberto Preioni- ha comunicato al sindaco di Verbania Silvia Marchionini, a Giovanni Morandi di Gravellona (presidente della rappresentanza Asl dei sindaci), a Luigi Motta (referente del comitato di primi cittadini del Verbano contrari al progetto Cirio-Icardi) e agli altri presenti che ci sono alcuni privati interessati ad entrare al “Castelli” in cambio dell’impegno a gestire il pronto soccorso avanzato (non un Dea), che si occuperebbe di alcune emergenze come infarti e ictus.

Se da un lato Cirio ha confermato di restare fermo nel piano annunciato in ottobre e che tanto ha fatto discutere e ha lacerato il Vco, dall’altro ha mostrato di non avere fretta, né eccessiva preoccupazione per ciò che avviene in provincia. Torino è alle prese con lo sbilanciamento dei conti della sanità, che tra il 2018 e il 2019 -sul finire della legislatura Chiamparino- sono stati negativi. Il deficit economico è concentrato soprattutto a Torino e rientrarvi non dipende certamente solo dai conti dell’Asl Vco. Il fatto che al momento non ci siano atti ufficiali di indirizzo è un’altra prova che il dossier del nuovo ospedale del Vco non avrà un iter breve. È stato infatti detto che, per vederlo completato, ci vorranno 10-15 anni, cioè si andrà oltre la legislatura in corso.

Ecco così che il tempo, un fattore che ha affossato l’ospedale di Ornavasso collina, il centrosinistra e la giunta Chiamparino (la battuta che circola a Torino in questi giorni è che in Cina hanno costruito un ospedale in pochi giorni mentre Chiamparino-Saitta-Reschigna in cinque anni non sono riusciti nemmeno ad avere un progetto definitivo), diventa il protagonista della sanità. La sensazione è che i due ospedali, nonostante le croniche carenze di organico ne rendano difficoltosa la gestione, andranno avanti così come ora per parecchio tempo, rinviando le decisioni irrevocabili molto avanti, quando magari non ci saranno più sulla scena politica gli attori che oggi recitano i ruoli fondamentali.