STRASBURGO- 26-02-2020-- Luca De Gennaro, domese,
funzionario della segretariato del Parlamento europeo che lavora in Lussemburgo, ci racconta quanto succede in Europa col progressivo allargarsi del coronavirus nelle regioni italiane: “Non siamo propriamente in quarantena ma in teleworking obbligatorio. Tutti, non solo gli italiani, ma chi è transitato dalle Regioni italiane dove è stato trovato il virus. Questo per i prossimi 14 giorni. Noi lavoriamo già un giorno alla settimana in teleworking, è già strutturato, ora hanno colto l'occasione e ci fanno fare 14 giorni consecutivi.
La direttiva non riguarda chi è solo transitato negli aeroporti italiani e non ha avuto contatti con la popolazione locale. E' una cosa surreale, ma è così e siamo tenuti a rispettare la direttiva. Questo ci crea alcuni disguidi, ad esempio, stiamo organizzando una sessione per marzo a Strasburgo, doveva venire la vice direttrice di un importante giornale italiano a fare una relazione, e forse c'è questa restrizione per lei, la decisione non è ancora stata presa, ma probabilmente organizzeremo una videoconferenza. Credo che se andiamo avanti così, con l'estensione alle altre Regioni del coronavirus, metteranno in quarantena tout court tutta l'Italia, anche se, per esempio, il primo morto europeo è stato a Parigi. La sezione italiana delle scuole europee ha deciso di lasciare a casa in maniera giustificata gli studenti provenienti dalle zone rosse. Io nei giorni scorsi ero passato da casa, a Domodossola, e quindi sono in quarantena, anche se il Piemonte ha 4 milioni di abitanti e ci sono tre infetti”.