VERBANIA - 28-02-2020 -- Una patente l’aveva già
e per, quel falso fatto da altri, non è stato punito. È stato assolto il cittadino egiziano residente nel Verbano che, nel 2017, dopo aver tentato invano per quattro volte di superare l’esame teorico della patente, aveva cercato una “scorciatoia” per potersi mettere al volante. S’era rivolto a un intermediario che gli aveva garantito la conversione della patente egiziana in suo possesso in una valida sul territorio italiano. Non potendo farlo direttamente con la Motorizzazione in tempi brevi, era ricorso a un escamotage: passare tramite la Romania. Pagando 1.500 euro s’era garantito che la licenza di guida egiziana fosse convertita in una romena e da questa -sfruttando le norme Schengen dei paesi Ue- automaticamente in una italiana.
Peccato che il primo passaggio fosse stato portato a termine con una falsificazione. Fu un impiegato della Motorizzazione a sospettare che il tesserino che s’era trovato tra le mani fosse stato alterato. Lo segnalò e avviò le verifiche che, tramite una consultazione in banca dati, avevano smascherato l’illecito, per il quale la Procura di Verbania ha portato a giudizio l’egiziano. Che, spiegando la sua situazione, l’urgenza di poter guidare in Italia come faceva in Egitto per motivi di lavoro, è stato giudicato inconsapevole del fatto. I guai giudiziari, peraltro, l’hanno indotto per necessità a studiare di più e, così, dopo quattro bocciature al test, ha superato l’esame e ora possiede una patente italiana.
