VERBANIA - 02-03-2020 -- Per pagare un premio
più basso, era stato alterato l’indirizzo di residenza. Un ritocco alla fotocopia del libretto aveva tratto in inganno la compagnia di assicurazione che, anziché tariffare la polizza secondo le tabelle della provincia di Salerno (ad alta incidentalità e con premi ben più salati), l’aveva calibrata su quelle della provincia di Biella (molto più a buon mercato). È stato un controllo della compagnia a smascherare la falsa polizza da 170 euro di un motorino stipulata ad Arona, tramite un broker del Cusio novarese, a metà 2015.
Il cliente, residente in Campania, s’è trovato a processo al tribunale di Verbania per la falsificazione. Ma è stato assolto perché, nonostante il fatto sia stato accertato, l’accusa non è riuscita a dimostrare che l’alterazione fosse stata fatta da lui. Che, pur tirando un sospiro di sollievo per la condanna scampata, s’è trovato a sostenere spese legali ben superiori alla cifra risparmiata sul motorino, che peraltro ha poi dovuto rottamare.