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TORINO - 03-03-2020-- La Regione

si apre al mercato dell’energia riassegnando 67 concessioni che storicamente erano in capo allo Stato. Lo comunica in una nota l'assessore regionale all’Energia e alla tutela delle Acque Andrea Costa. "Una piccola rivoluzione per i produttori, ma anche per piazza Castello che dopo l’approvazione in giunta del ddl denominato “assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico” compie il primo passo verso la gestione autonoma di dighe e invasi utilizzati per la produzione di energia - prosegue -. Il dispositivo è composto da 23 articoli destinati a disciplinare il settore dopo il passaggio dal Demanio alle Regioni delle infrastrutture. Saranno però soltanto le concessioni superiori a 3.000 kw quelle da riassegnare con bandi di evidenza pubblica. Undici di queste sono scadute e le procedure di assegnazione dovranno partire entro il 2022, cioè a due anni dall’approvazione della legge".

L’assessore regionale alla tutela delle Acque, sottolinea che si tratta della prima forma di autonomia regionale in ambito energetico e di sviluppo di energia rinnovabile. Il meccanismo di “apertura alla concorrenza” a cui verrà sottoposta l’assegnazione in concessione della risorsa idrica e delle opere regionali – evidenzia l’assessore - risulta particolarmente innovativo rispetto al passato, in quanto sarà possibile inserire nei bandi specifici criteri di individuazione della migliore offerta; un meccanismo che sarà orientato in modo da ottenere miglioramenti nell’ambito della produzione di energia rinnovabile, della riqualificazione ambientale dei bacini a valle degli invasi, degli interventi di compensazione a beneficio dei territori interessati. La Regione prevede di dare particolare risalto alla possibilità di favorire usi plurimi delle acque, ad esempio associando all’uso idroelettrico quello idropotabile e la rigenerazione dell’acqua mediante impianti di pompaggio. (c.s)