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villa caselli masera vista alto

MASERA- 03-03-2020-- Dopo le critiche del sindaco

di Beura Davide Carigi in merito alla Strategia Aree interne e al progetto della Wine House Villa Caselli di Masera risponde l’Amministrazione comunale maserese: "Leggiamo con sconcerto le dichiarazioni del Sig. Carigi che con il presunto desiderio di fornire un “doveroso squarcio di storia” incorre in una serie di affermazioni che non corrispondono al vero- si spiega in un comunicato- Poiché siamo stati coinvolti ci sentiamo in dovere di replicare.

Facciamo certamente nostre le sue parole di apprezzamento per quanto fatto in questi anni dall’Associazione Produttori Agricoli Ossolani per il recupero del Prunènt. Grande il loro impegno e la loro determinazione per far rinascere questo vino che nel 2009 ha ottenuto l’attribuzione della DOC: un cammino intrapreso anche grazie alla competenza della dottoressa Maria Rosa Negri, agronomo che collaborava con l’Associazione e anche grazie al contributo fondamentale della allora Comunità Montana Valle Ossola.

Il Sig. Carigi fa riferimento a un presunto affare che l’Amministrazione comunale di Masera si lasciò sfuggire e cioè l’acquisto (alla cifra di 10 mila euro) dei diritti di impianto per un vigneto. Ricordiamo all’attento ex assessore all’Agricoltura della Comunità Montana delle Valli dell’Ossola che i diritti di impianto, allora acquisibili sul mercato (oggi concessi gratuitamente) possono essere assegnati dalla Regione alle società agricole, a coltivatori diretti ovvero ai conduttori di fondi e non a pubbliche Amministrazioni, il cui compito non è certo quello di aprire partite IVA e impiantare vigne. Stupisce che l’allora Assessore abbia preso un tale abbaglio.

In merito alla paternità di iniziative sul territorio di Masera citiamo solo una richiesta inoltrata all’Inail, che allora era comproprietario insieme al Comune, per ottenere con convenzione il comodato gratuito dei terreni adiacenti Villa Caselli, al fine di “avviare un progetto per la promozione della viticoltura locale con particolare riguardo al vitigno autoctono PRUNENT”, così cita la richiesta datata 13.04.2005 inviata dall’appena insediata amministrazione con Sindaco Michele Bruno.

Ancora, Carigi parla di un’enoteca ossolana che avrebbe dovuto prendere vita nel parco di Villa Caselli grazie ad un progetto di collaborazione Italia - Svizzera e che, a detta sua, gli amministratori di Masera non considerarono nemmeno. E’ falso: una delle iniziative che provammo ad avviare in concerto con la Comunità Montana fu l’Enoteca Transalpina; la nostra Amministrazione si prodigò per cercare partner economici (citiamo il tentativo di coinvolgere l’allora Banca Popolare di Novara). La Comunità Montana si incaricò di trovare contatti oltralpe, ma l’iniziativa fallì proprio per la mancanza di partner oltre confine.

Nel corso degli anni l’Amministrazione ha cercato, purtroppo senza successo, di ottenere finanziamenti per valorizzare questo patrimonio del paese, partecipando a bandi anche in collaborazione con paesi limitrofi.

Nel 2009, in occasione dei 700 anni dal primo documento che testimonia la presenza del vitigno Prunènt a Masera, su iniziativa del GAL, furono piantate simbolicamente delle barbatelle dell’antico vitigno nel parco di Villa Caselli e fu posata una targa, tuttora presente. Fu un’occasione importante, che vide la pronta collaborazione di Masera.

Seguirono anni di lavoro silenzioso che portarono nel 2017 (con il Sindaco Norma Angela Bianchi) all’acquisito della piena proprietà dei terreni adiacenti al parco di Villa Caselli che nel frattempo Inail si dichiarò disposta a vendere, con la speranza che questo investimento fosse premiato.

E così è stato: nel 2019 con bando pubblico è stata selezionata un’azienda locale che avvierà presto la coltivazione del Prunènt sui citati terreni, ora comunali.

Quando con l’Unione Montana delle Valli dell’Ossola si è presentata l’occasione di partecipare alla Strategia Nazionale delle Aree Interne, Masera ha tempestivamente preparato il progetto della Wine House Villa Caselli che è tutto meno che una “enoteca”: si tratta di un polo agrituristico con centro unificato di promozione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici agro-alimentari delle valli dell’Ossola (i formaggi, i salumi, la farina, il miele, le erbe officinali…), facendo certo perno sul prodotto di punta, il Prunènt. Nella “Wine House” (nei locali della vecchia scuderia di Villa Caselli) sarà possibile anche pernottare (sei le camere a disposizione) e partecipare a corsi o convegni. Niente a che vedere con un’enoteca, dunque. Un progetto ambizioso che ora auspichiamo finalmente prenda il volo.

Proprio non sentiamo di meritarci le accuse di essere stati miopi e di non esserci resi conto delle potenzialità di questo patrimonio. Sappiamo molto bene di essere “seduti sull’oro” come scriveva Veronelli quasi 50 anni fa. Queste critiche ci paiono davvero gratuite ed inspiegabili.

Tranquillizziamo chi si preoccupa che oggi a voler coltivare Prunènt ci siano solo “pensionati”. Al contrario ci sono pensionati e giovani capaci e appassionati, ma anche imprenditori che credono nello sviluppo rurale del nostro territorio. Anche l’Amministrazione di Masera ci crede e finalmente vede concretizzarsi un sogno che insegue da 15 anni!

Forse sarebbe stato meglio informarsi sui fatti prima di lanciarsi in considerazioni come quelle che abbiamo dovuto leggere, anche se ci è difficile pensare che dietro le “inesattezze” espresse dal Sig. Carigi non vi sia un mero attacco politico. Siamo davvero amareggiati, soprattutto perché queste parole vengono da un sindaco della nostra realtà. Uno sgarbo che si spiega solo con un desiderio di fare polemica che sembra ispirarsi a quel brutto modo di fare politica che spesso caratterizza la nostra società.

Comunque, per concludere, la prossima volta, se il Sig. Carigi vorrà fare degli auguri sinceri al Comune di Masera e al suo Sindaco, meglio farà con una telefonata".

L’Amministrazione comunale di Masera conclude spiegando che. "Di tutti i fatti e le dichiarazioni riportati esiste documentazione ufficiale presso la sede Comunale".