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PETTENASCO - 04-03-2020 -- Qualche giorno

fa al Museo dell’Arte della Tornitura del Legno di Pettenasco sono arrivati due visitatori speciali: la signora Gloria Bava e suo marito, infatti, sono venuti appositamente da Asti per regalare al museo oggetti ed attrezzi appartenuti al sig. Giuseppe, il nonno di Gloria.
Nato il 20 novembre 1896 Giuseppe Perosino a nove anni andò a bottega per imparare il mestiere del tornitore e frequentò anche corsi di disegno, visse da soldato del Genio guastatori la Grande Guerra tagliando reticolati sul San Michele e poi, finita la bufera, tornò a casa, iniziò la sua attività artigiana indipendente e si sposò.
La torneria aveva sede in corso Torino ad Asti e da lì nascevano gambe per tavoli, tavoli, sedie, pomoli per cassetti, piatti, cerchi per fregi e cornici, martelletti per giudici, rubinetti per botti e molto altro ancora…. All’epoca c’era anche una grande richiesta di pale e palotti e per la loro produzione, nei mesi invernali, Giuseppe ospitava gli artigiani della Valle Strona specializzati in quel tipo di produzione.
Giuseppe Perosino aveva un rapporto familiare col tornio e al suo adorato mestiere ha dedicato tutta la vita, un pomeriggio di novembre -la settimana prima di compiere novant’anni- Giuseppe spense il tornio lasciandoci sopra il pezzo incompiuto, andò a casa e disse: “Basta, sun strach”(Basta, sono stanco).Quel pezzo rimase lì fino al 25 aprile 1988 giorno in cui “Pinin el turnidur” lasciò per sempre la sua torneria.
E sono stati proprio alcuni oggetti del laboratorio del sig. Giuseppe Perosino che nei giorni scorsi la nipote Gloria ha voluto regalare al museo di Pettenasco. L’idea è nata in semplicità: dove mettere tutto quello che era rimasto nella torneria del nonno? Un po’ di cose ovviamente sono state accolte con affetto nelle case degli eredi ma il resto? Era giusto e rispettoso buttarlo? Grazie ad una veloce ricerca su internet Gloria ed Elisa -le nipoti di Giuseppe- scoprono che a Pettenasco c’è un piccolo museo dedicato proprio al mestiere del nonno ed ecco palesarsi davanti ai loro occhi il posto giusto per far rivere gli oggetti del “ turnidur” di Asti.
A fine febbraio si è concretizzata la donazione: la signora Gloria e suo marito sono stati accolti da Renato Morea, presidente della Pro Loco di Pettenasco che gestisce il museo, e ora a Pettenasco c’è anche un po’ di Asti.
Il Museo dell’Arte della Tornitura verrà inaugurato, come di consueto, nel mese di maggio e Renato Morea ha invitato la signora Bava e i suoi familiari a questo evento che celebrerà, ancora una volta, l’arte della tornitura del legno.

r.a.

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