VERBANIA - 04-03-2020 -- Chi controlla la manutenzione
dei defibrillatori? Ne sostituisce le batterie scadute? Verifica il funzionamento delle teche? Sono queste le domande innescate dalla ricognizione, effettuata nei giorni scorsi dall’Asl Vco, sui numerosi Dae sparsi sul territorio provinciale. Una quindicina d’anni fa il Vco era stato tra le prime province a dotarsi, con un progetto che coinvolse associazioni, enti e fondazioni bancarie, di questi apparecchi salvavita. Ne era stato dato inizialmente uno per ogni comune. Poi, soprattutto dopo che è entrata in vigore la legge che obbliga a tenerne uno a portata di mano, si sono moltiplicati. Si può a ragione affermare che il Verbano Cusio Ossola sia una provincia cardioprotetta. Ma, come per tutte le strumentazioni elettromedicali, il solo possesso di un defibrillatore non ne garantisce l’utilizzo. L’Asl, che formalmente è ancora proprietaria di svariati Dae acquistati in allora e dati in comodato d’uso ai comuni, ha scritto a chi li detiene chiedendo conto della manutenzione e della certificazione, richiamandoli in caso negativo. Le lettere hanno destato in qualche modo preoccupazione, tanto che il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, ha scritto al direttore generale dell’azienda sanitaria, Angelo Penna, invitandolo ad aprire un confronto con gli enti locali e le associazioni per fare in modo che la gestione, presente e futura, della fitta rete di Dae sul territorio, sia condivisa ed efficiente.