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VCO - 07-03-2020-- Con le occasioni

pubbliche e di socialità ridotte al lumicino a causa delle misure per il contenimento del coronavirus, l'8 Marzo di questo 2020 sarà ricordato soprattutto per esser caduto in piena emergenza e, forse, per aver liberato pizzerie e pub da spogliarellisti, casalinghe scalmanate e troppi pollini di mimosa. Buon senso vorrebbe che un'emergenza non ne scacciasse un'altra e, seppure non si possa definire "emergenziale" la condizione delle donne occidentali (e ci limitiamo all'occidente per brevità, ben altra è la situazione in altre aree del mondo), si può affermare senza timore di smentita che le disparità non risolte incancreniscono e che sì, anche nella civile Italia, un'emergenza almeno c'è: il femminicidio. Al 4 marzo erano già 15 le donne uccise da qualcuno che diceva di amarle. Ma il senso dell'8 Marzo è più ampio.
Nata storicamente in Russia nel 1913, è solo nel 1975 che le Nazioni Unite riconosco ufficialmente la Giornata internazionale della donna (IWD). Ricorriamo proprio alle parole scelte dall'Onu per definirne i contorni. "La Giornata internazionale della donna è il momento per  riflettere sui progressi compiuti, di chiedere il cambiamento e di celebrare atti di coraggio e determinazione da parte delle donne comuni, che hanno avuto un ruolo straordinario nella storia dei loro paesi e delle loro comunità.

Il mondo ha fatto progressi senza precedenti, ma nessun paese ha raggiunto l'uguaglianza di genere.

Cinquant'anni fa siamo atterrati sulla luna; nell'ultimo decennio, abbiamo scoperto nuovi antenati umani e fotografato un buco nero per la prima volta.

Nel frattempo, le restrizioni legali hanno impedito a 2,7 miliardi di donne di accedere alla stessa scelta di posti di lavoro degli uomini. Meno del 25% dei parlamentari sono donne, a partire dal 2019. Una donna su tre subisce ancora violenze di genere".

Nel 1996 le Nazioni Unite hanno iniziato a scegliere un tema per ogni anno. Il primo era "Celebrare il passato, pianificare il futuro". Il tema di quest'anno (I am Generation Equality: Realizing Women’s Rights - Sono la generazione dell'uguaglianza - realizzare i diritti delle donne) sintetizzato nel tag #EachforEqual, è considerato un obiettivo condiviso per tutto il 2020.

"Possiamo scegliere attivamente di sfidare gli stereotipi, combattere i pregiudizi, ampliare le percezioni, migliorare le situazioni e celebrare i risultati delle donne", afferma il sito dell'organizzazione. "Collettivamente, ognuno di noi può aiutare a creare un mondo di uguali", ovvero, i comportamenti individuali possono avere impatto sulla società. L'obiettivo? raggiungere l'eguaglianza di genere entro il 2030.

"Nonostante alcuni progressi - si legge sempre nel sito dell'ONU -, il vero cambiamento è stato stranamente lento per la maggior parte delle donne e delle ragazze del mondo. Oggi, nessun paese può affermare di aver raggiunto l'uguaglianza di genere. Gli ostacoli multipli rimangono invariati nella legge e nella cultura. Le donne e le ragazze continuano a essere sottovalutate; lavorano di più e guadagnano di meno e hanno meno scelte; e sperimentano molteplici forme di violenza a casa e negli spazi pubblici. Inoltre, esiste una significativa minaccia alle conquiste femministe duramente raggiunte".


Per approfondire: La rappresentazione delle donne nella società (dati ONU).