VCO - 08-03-2020 - Stanotte è stato emesso
il Decreto che fa rientrare il VCO nella zona rossa. C’è molta confusione sui contenuti. Ce lo spiega l’avv. Carlo Crapanzano
Stanotte il Governo ha emesso il decreto che riguarda il VCO. Quali sono i contenuti più importanti?
Il decreto si divide in due grandi parti. Una prima parte di fatto ha “chiuso” la Regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Una seconda parte riguarda l’intero territorio nazionale.
Per quanto riguarda la prima parte quali sono i divieti?
E’ vietato per tutti i cittadini che si trovano in questi territori di entrare e uscire tra i territori, ma soprattutto di muoversi liberamente all’interno dello stesso territorio se non per esigenze di necessità, salute o lavoro. Significa che ognuno deve restare a casa e non circolare se non per recarsi al lavoro, o per motivi di salute per recarsi dal medico o in ospedale.
Se si ha la febbre cosa bisogna fare?
Se si ha una temperatura superiore a 37,5 gradi si deve restare a casa e chiamare il proprio medico. C’è il divieto assoluto per chi è in quarantena di allontanarsi da casa.
Per i bar e i ristoranti e gli impianti sciistici?
I bar e i ristoranti possono aprire dalle 6 del mattino, ma devono chiudere alle 18 e devono garantire agli utenti una distanza minima di un metro. In caso di violazione l’attività commerciale verrà sospesa. Sono chiuse tutte le attività sciistiche e sono vietate tutte le manifestazioni pubbliche o private; sono chiusi cinema e teatri.
Quando si tornerà a scuola?
Si tornerà a scuola il 6 aprile, salvo ulteriori proroghe. In chiesa si potrà andare ma bisogna stare a un metro di distanza.
Si possono fare i funerali?
No. Sono sospese tutte le cerimonie funebri e quindi non si potranno svolgere i funerali. Resta da capire dove tenere i defunti. Credo che gli organismi religiosi e quelle civili si organizzeranno per una cerimonia all’aperto garantendo la distanza tra le persone o si provvederà direttamente al cimitero prima della tumulazione. Attendiamo chiarimenti.
A livello nazionale cosa è previsto?
Sostanzialmente sono chiusi pub e scuole di ballo e vietate tutte le riunioni che prevedano assembramento di persone. Chiusi tutti i musei. I bar e i ristoranti restano aperti ma con la garanzia della distanza di un metro tra le persone. Sospesi tutti i viaggi di istruzione e lo svolgimento di attività sportive.
Ci sono divieti al pronto soccorso?
Sì. Gli accompagnatori di chi ha bisogno del soccorso non possono sostare in sala d’attesa e nelle strutture le visite di parenti ai malati o agli anziani sono decise dal direttore della struttura.
Chi assicura il rispetto dei divieti?
Saranno le forze dell’ordine e i vigili del fuoco a garantire il rispetto delle misure. Il Prefetto di ogni provincia può avvalersi della forza pubblica per farli rispettare.
Non sarà difficile per le forze dell’ordine controllare un territorio così vasto?
Certo sarà molto difficile. Ma mi faccia invertire i termini della questione: se ognuno di noi con alto senso civico fa il proprio dovere e rispetta le regole, le forze dell’ordine non avranno necessità di intervenire. E’ importante che tutti capiscano che in questo momento sono misure assolutamente necessarie per contenere l’epidemia. Abbiamo il dovere di tutelare le persone più deboli che in caso di contagio rischiano la vita. E dobbiamo avere il dovere di non permettere che il sistema sanitario pubblico collassi. E’ necessario e fondamentale il contributo di tutti.
