
VCO - 10-03-2020 - I limiti alla vita quotidiana
disposti dai Decreti del 8 e del 9 marzo. Ce ne parla l’avv. Carlo Crapanzano
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha emesso due decreti domenica e lunedi che limitano molto la vita quotidiana. Nella pratica, i lettori ci chiedono come devono comportarsi.
In generale, oltre alle norme igieniche già conosciute, è intervenuta una limitazione soprattutto per gli spostamenti. Ricordiamo che ci si può spostare solo per lavoro, salute, necessità o per tornare alla propria residenza. Il limite generale è sempre quello di mantenere almeno la distanza di un metro tra le persone e di non uscire di casa.
Per le attività commerciali cosa è previsto?
I bar e i ristoranti possono aprire alle 6 del mattino e chiudere alle 18 e devono garantire la distanza tra i clienti di almeno un metro. Molti titolari di bar hanno deciso di non far consumare al banco. Possono farlo perché i bar sono attività private aperte al pubblico e non attività pubbliche. Quindi possono disporre in questo senso.
Per le attività artigianali?
I gestori o i dipendenti di attività artigianali devono seguire regole concrete. Ad esempio, se si va dal barbiere, dal parrucchiere o dall’estetista, chi esegue il lavoro deve assolutamente indossare la mascherina e i guanti e pretendere la distanza di un metro per i clienti. Vale lo stesso per i panifici, ecc. La regola è semplice: nei locali chiusi delle attività artigianali bisogna garantire la distanza di sicurezza.
Ci hanno segnalato che molti dipendenti delle grandi distribuzioni si sono lamentati perché non sono forniti di mascherina
Le grandi distribuzioni sono gestite da privati. Anche qui vale la regola della distanza di un metro. Però, proprio perché l’esposizione è più seria perché vedono tantissime persone, consiglierei di fornire loro la mascherina. I dipendenti possono rivolgersi al loro direttore del personale ed esporre seriamente il problema. Credo verranno ascoltati.
Nella vita quotidiana quali sono gli accorgimenti?
Le ipotesi sono tantissime. Proviamo a fare qualche esempio. I bambini in teoria possono giocare al parco, ma devono tenere la distanza di un metro. Di fatto è difficile far comprendere a un bambino di stare lontano dal compagnetto di giochi. Quindi, senza questa sicurezza, eviterei di portarli. Si può uscire per andare a fare la spesa perché è uno stato di necessità, così come uscire per andare in farmacia o dal medico (motivo di salute). Si può portare fuori il proprio cane, ma se ci si ferma con altre persone, bisogna mantenere la distanza di un metro. Per chi prende l’autobus, consiglierei di indossare la mascherina, così come sul treno o in aereo. In macchina bisognerebbe evitare di avere passeggeri, tranne esigenze non rinviabili. Le ipotesi sono tantissime e variegate. Ciò che conta è che ognuno capisca che per evitare il propagarsi del contagio, deve evitare il più possibile i contatti con altre persone.
Se si viene fermati dalle forze dell’ordine?
Le forze dell’ordine hanno il dovere di controllare che vengano rispettate le regole. Se è necessario uscire, consiglio di munirsi della autocertificazione che abbiamo messo a disposizione on line e spiegare le ragioni dello spostamento. Ricordo che le dichiarazioni false sono severamente punite dalla legge penale.
Quando pensa finirà tutto questo?
Ovviamente né io né altre persone, credo, possiamo prevedere quando finirà Ma sono certissimo che se tutti seguiamo le regole, il termine non è così lontano. Dopotutto, per rubare una frase che gira in rete, “ai nostri nonni è stato chiesto di andare in guerra e a noi viene solo chiesto di stare sul divano”…
