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tacchini carlo

CATANIA - 11.03.2020 - Sono

25 gli atleti della Nazionale di canoa che si stanno allenando a Catania, nel raduno federale pre-olimpico. Tra questi figura anche il verbanese della Polizia Carlo Tacchini, uomo simbolo della canadese italiana, che spiega: "Ci alleniamo su di un fiume vicino a Catania e stiamo in un agriturismo di cui siamo gli unici ospiti: abbiamo qua dentro anche la palestra e con noi c'è il cittì Oreste Perri. Siamo solo noi e nessuno può entrare, causa le restrizioni per il coronavirus". Tacchini, che settimana scorsa per effettuare una visita medica ha fatto anche una scappata in famiglia a Verbania, è pessimista in merito alla stagione che culminerà coi Giochi di Tokyo: "Io devo ancora qualificarmi, ma non sappiamo al momento se le ultime gare di qualifica in programma in Cechia e Germania in primavera verranno effettuate. E se verranno effettuate, saranno aperte agli italiani?". L'interrogativo è legittimo. Prosegue l'azzurro: "Ci alleniamo come se nulla fosse, ma tutto è cambiato. La mia paura è che stiamo facendo tanta fatica per nulla. Ma ahimè non possiamo sapere come andranno le cose e ci tocca continuare, seppur con una spada di Damocle sulla testa".