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parigi place republique

PARIGI- 14-11-2015- “Non rabbia,, paura o commozione. O forse non solo. I francesi che sabato sera erano in Place de Republique a portare un fiore o ad accendere un lumino erano lì anche per riflettere, gli occhi della gente sono di quelli di chi si pone delle domande”. Così il fotografo e storico dell'arte ossolano Roberto Toja e la sua compagna Barbara Falletta commentano quanto hanno visto nella serata che ha seguito i tragici attentati parigini. Toja è a Parigi per l'inaugurazione della mostra Fotofever Parigi, evento europeo d’eccellenza della fotografia in cui sono esposti anche alcuni scatti, e venerdì sera, al momento in cui ci sono stati gli attentati era a cena con amici e colleghi: “Eravamo a poche centinaia di metri da St Denise, dove c'è stato un attentato- spiega- ma non ci siamo accorti di nulla, solo dopo qualche minuto una delle persone che era con noi a casa ha ricevuto un messaggio, e poco dopo tutti gli altri negli altri tavoli hanno iniziato a guardare sui telefonini. Abbiamo deciso di uscire subito dal locale, le strade erano piene di gente, era impossibile riuscire a prendere un mezzo, un taxi, allora ci siamo diretti nell'albergo più vicino di quelli che avevamo tra noi in compagnia, ci siamo andati a piedi, siamo entrati nella hall ed abbiamo chiesto ospitalità. Siamo rimasti lì tutta la notte, seguendo in diretta in tv quello che accadeva, e stamane siamo rientrati nel nostro albergo. Le considerazioni che abbiamo fatto è che volevano colpire i luoghi d'aggregazione più che i simboli. Non hanno colpito il Louvre, ma i bar, i locali dove c'era la gente. Dovremmo tornare in Italia lunedì sera, se il volo sarà confermato”.

Per il video di Place de la Republique sabato sera clicca qui