1

B Anzino

BANNIO ANZINO - 13-03-2020-- Si moltiplicano gli appelli

a turisti, escursionisti e villeggianti a non venire in questi giorni sulle nostre montagne. Parole impensabili fino a poche settimane fa. Anche l’Istituto Pubblico di Anzino, l’Ente benefico creato nel 1832 dagli Anzinesi emigrati a Roma per raccogliere fondi a favore del loro paese d’origine, offre raccomandazioni per affrontare l’emergenza coronavirus. Il suo Direttivo, presieduto da Mattia Frisa, ha diramato nelle scorse ore un comunicato intitolato “Ce la faremo, ma con senso di responsabilità”  in cui si indirizza un plauso “a tutti i commercianti della nostra Valle che, ancor prima delle ultime disposizioni date dal Governo, avevano deciso di chiudere le proprie attività al fine di ridurre al minimo le occasioni e le possibilità di incontri e assembramenti” ed esprime “sincera gratitudine … a tutti i medici, infermieri e personale sanitario che in questi giorni stanno dando una dimostrazione di grande professionalità” concludendo che “per fermare questa epidemia è necessario attenersi scrupolosamente alle disposizioni e alle indicazioni date”. L’indicazione principale, ovviamente, è di restare in casa (scritto in lettere maiuscole e sottolineato nel comunicato) e di uscire solo nei casi di necessità ammessi. Un appello particolare, come detto,  l’Istituto rivolge “a tutti i villeggianti e turisti che popolano i nostri paesi con l'avvento della bella stagione”. A loro è chiesto “… in osservanza a quanto indicato dal Governo, …. di restare nelle proprie località di origine, così da non creare un pericolo per se stessi e per gli altri. Saremo lieti – conclude il comunicato - di riaccogliervi appena l'emergenza sarà terminata per godere insieme delle bellezze e ricchezze del nostro territorio”.