VCO - 14-03-2020 -- In questo periodo
delicato in cui tutti, per senso civico, siamo tenuti a stare a casa il più possibile, il mondo dell'educazione risulta essere uno fra i più colpiti. Come si stanno trovando, in particolare, gli studenti universitari del nostro territorio con l'alternativa didattica proposta dalle loro università? Di seguito alcune testimonianze.
R. S. Università di Pavia: "Mi sto trovando molto bene. I professori hanno caricato sulla piattaforma online PDF e registrazioni vocali. Nonostante siano materie nuove e non abbia l'opportunità di seguire le lezioni in aula è perfettamente possibile seguirle da casa. Unica pecca: non potendo fare domande, se si vuole approfondire un argomento bisogna fare delle ricerche per conto proprio, ma tramite il gruppo del corso creato su WhatsApp ci si dà una mano".
A.M. Milano-Bicocca: "Alcuni insegnanti svolgono lezioni online in diretta, mentre altri si registrano e caricano i video sull'apposito sito. Inoltre, per quanto riguarda gli esami, se la situazione si prolungherà li faranno in video-conferenza, almeno quelli orali. Trovo che le cose siano state organizzate al meglio e i professori sono molto disponibili per qualsiasi chiarimento in merito ai loro insegnamenti".
Non tutti però sono soddisfatti, sebbene venga riconosciuta l'atipicità di tale situazione. È il caso di V. T. studente all' Università di Torino: "Al momento i miei professori non hanno ancora fatto nessuna video-lezione, ma hanno caricato dei documenti sulla piattaforma digitale dell'università. Personalmente trovo scomodo non avere un docente che ti assista: penso alla letteratura, ad esempio, dove per me è fondamentale seguire il testo di un autore in relazione alla spiegazione che si svolge normalmente in aula. Purtroppo è una situazione di disagio e so che alcuni studenti hanno lanciato una petizione online per chiedere l'esenzione della terza rata universitaria".
C'è chi invece aspetta fiduciosa la laurea, come C. F., Università del Piemonte Orientale: "La sessione di laurea prevista dal 20 al 30 aprile resta al momento confermata; salvo eventuali prolungamenti dovrei riuscire a discutere la tesi in presenza. Chi è nella mia stessa situazione in aggiunta si vedrà annullare more e tasse che questo slittamento potrebbe comportare".
Tante, dunque, le situazioni che si sono venute a creare.
Sebbene gli intervistati non rappresentino la totalità della popolazione universitaria nostrana, ci si augura che tutti coloro che in questo momento stanno intraprendendo il percorso universitario riescano ad affrontare al meglio la sfida posta loro.
Marco Cerutti
