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VILLADOSSOLA - 16-03-2020 -- Si è svolta ieri 15 marzo

a Villadossola la prima messa in diretta streaming. Tramite WhatsApp il parroco don Massimo ha risposto ad alcune domande postagli a riguardo.
"Com'è andata la messa quest'oggi? È stata tanto seguita?"
"Mi sembra che tutto sia andato nei migliori dei modi, vista la situazione. Certo, celebrare la messa con la chiesa vuota è stato un po' strano: solo 4-5 persone in tutta la chiesa...Ma per tutti è un periodo strano, surreale: strade vuote, nessun contatto fisico, mantenere la distanza, non uscire di casa... È bello che tutto questo stimoli la nostra fantasia: a partire dai disegni dell'arcobaleno fatti dai bambini, i flashmob musicali... L'uomo non si rassegna a stare isolato, grazie a Dio! Comunque la Santa Messa è sempre celebrata per tutta l'umanità, anche se non c'è nessuno presente. E la nostra è stata abbastanza seguita da casa: circa 110 collegamenti in diretta, per poi arrivare a 124 spettatori in totale. Tenendo conto che probabilmente dietro ogni apparecchio vi erano più persone direi che è stato un bel servizio per i fedeli. Comunque, nonostante tutte le restrizioni, è stata una bella messa ben preparata e celebrata: posso dire che, nonostante la differenza di professionalità, non abbiamo sfigurato! Ringrazio tutti coloro che hanno prestato servizio, a tutti quelli rimasti a casa che si sono uniti in preghiera e anche a coloro che non sono riusciti a collegarsi.
Questa domenica abbiamo utilizzato la pagina Facebook dell'oratorio San Domenico Savio ma per la prossima pensiamo di aprire un canale YouTube per facilitare il collegamento."
"Qual è il messaggio che vuole trasmettere alla comunità?"
"Il messaggio che posso far arrivare ai lettori è lo stesso che ho espresso durante l'omelia: il Vangelo di domenica ci raccontava dell'incontro di Gesù con una donna samaritana, vicino a un pozzo. Entrambi erano soli: la donna a causa di una vita affettiva difficile, Gesù perché i discepoli erano andati al villaggio vicino. E proprio questo essere soli ha permesso loro nella profondità di una comunicazione vera, non superficiale costituita da frasi fatte tanto per rompere il silenzio imbarazzante. Ecco, se anche noi sapessimo approfittare di questo isolamento, che ci è imposto, per entrare in una comunicazione più profonda con il Signore, col quale rischiamo di comunicare attraverso "frasi fatte". Una comunicazione che, partendo dal nostro quotidiano, arriva a parlare del nostro mondo affettivo e poi fino al nostro mondo spirituale. Allora questo isolamento ci avrebbe aiutato a fare un passo avanti nella nostra umanità e nella nostra fede".

Marco Cerutti

Per seguire le dirette di don Massimo: https://www.facebook.com/oratoriosandomenicovilla/videos/162172381477700/?app=fbl