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chiusure vb covid

VERBANIA - 17-03-2020 -- “C’è troppa gente in giro”.

È questa l’osservazione che, tra ieri e oggi, ha spinto l’Amministrazione comunale di Verbania a dare un ulteriore giro di vite nell’utilizzo e la fruizione degli spazi pubblici (sono già stati chiusi i parchi gioco recintati) per applicare le norme governative sul contenimento del coronavirus. Ieri pomeriggio, con un’ordinanza urgente, sono stati chiusi al pubblico i parcheggi del teatro Maggiore e di Villa Taranto. Sono aree di sosta utilizzate, così è stato segnalato, da chi le raggiunge in auto per poi andare a passeggiare o a fare jogging. “Prendere la macchina e lasciarla per andare a correre non ha alcun senso!!! Non fatelo!” – ha detto via social network il sindaco Silvia Marchionini, anticipando -come poi accaduto- che l’assessore alla Viabilità Patrich Rabaini, con la polizia municipale avrebbe chiuso i posteggi.

Stamane, invece, sulle panchine del lungolago di Pallanza, alcune delle quali transennate con una fettuccia di plastica bianco-rossa, è stato affisso il cartello “Oggetto da sanificare. Si raccomanda di non utilizzare – rischio infezione”. Abbiamo chiesto alle autorità se vi sia stato un caso infetto sul lungolago e se vi sia stato un provvedimento dell’Ufficio di Igiene e sanità pubblica, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta (vi aggiorneremo).

Sempre oggi l’assessore Rabaini, nel ribadire tramite Facebook che c’è “ancora troppa gente in giro!”, ha annunciato l’utilizzo di “droni per il controllo”.

Le varie ordinanze del governo che hanno chiuso scuole, chiese, impianti sportivi, cinema, teatri, musei, bar, ristoranti e negozi (al di fuori di quelli che vendono prodotti di prima necessità) non vietano l’attività sportiva o motoria all’aperto, che è consentita -non consigliata- nella misura in cui si rispetta la distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra. A Verbania, peraltro, sono aperti tutti i cimiteri e, non essendoci alcun divieto, vengono normalmente frequentati, anche in questi giorni, sempre naturalmente nel rispetto del metro di distanza interpersonale.