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tribu vb 2015
VERBANIA – 16.11.2015 – Furto aggravato in concorso.

È questa l’accusa che pende nei confronti di Angelo Oberto, un nomade residente nel Vercellese a processo per aver messo a segno un “colpo” in una villa di Stresa. Secondo i carabinieri della stazione lacuale – oggi in aula ha testimoniato il comandante, il luogotenente Antonio Dinaprali – è lui, insieme a un complice mai identificato, l’autore del furto avvenuto a casa di Alessandro Tadini il 16 aprile 2012. Il pomeriggio di quel lunedì l’abitazione di via Paradiso, in frazione Carciano, era vuota, presidiata solamente dal cane. I ladri entrarono dalla finestra del bagno, al piano terra, stordirono l’animale che fu trovato con in bocca uno straccio imbevuto di qualche sostanza probabilmente tranquillante, e si mossero alla ricerca della refurtiva. Nella camera da letto trovarono la cassaforte, che aprirono con un flessibile avendo cura di limitare il rumore e chiudere la porta con alcune sedie. Dalla cassaforte aperta portarono via denaro per 700 euro, 800 franchi svizzeri, monete e oggetti vari. Al rientro a casa, i proprietari si accorsero del furto e chiamarono i carabinieri. Furono raccolte le testimonianze di un passante che vide due uomini sospetti nel primo pomeriggio, e di una vicina di casa che se ne trovò uno in giardino. Dalla descrizione dell’auto risalirono all’identità di Oberti, la cui foto segnaletica fu mostrata dai testimoni, che lo riconobbero come uno degli autori dei furti, motivo per cui è a processo. Il giudice Rosa Maria Fornelli ha aggiornato l’udienza al 18 dicembre.