1

 borsa spesa due

ROMA- 28-03-2020-- I sindaci italiani da lunedi

potranno emettere dei buoni spesa per le persone più bisognose. Ce lo spiega l’avv. Carlo Crapanzano.

Stasera il Presidente del Consiglio Conte ha anticipato che domani verrà pubblicato il nuovo DPCM per i più bisognosi. Di che si tratta?

La legge di stabilità per il 2013 (Legge 228/2012), all’art. 1, comma 380, lett. b) ha istituito il Fondo di solidarietà comunale. Si tratta di un fondo che fa tornare ai comuni, da parte dello stato, tutto quello che hanno incassato per l’IMU. Per il 2020, era prevista una dotazione di sei miliardi e mezzo di euro.

Questa dotazione da domani cambia?

Da domani, il nuovo DPCM prevede un finanziamento per il Fondo di solidarietà comunale di ulteriori 4 miliardi e trecento milioni di euro, oltre a ulteriori 400 milioni di euro che verranno finanziati dalla Protezione Civile.

Da lunedi 30 marzo cosa dovranno fare i sindaci?

Da lunedi 30 marzo i sindaci, con questo finanziamento che sarà ripartito ovviamente in base alla popolazione di tutti i singoli comuni d’Italia, dovranno emettere dei buoni spesa per le persone più bisognose avvalendosi della sempre preziosissima collaborazione delle associazioni di volontariato per la loro distribuzione a chi ne ha bisogno. Si auspica che le catene di grande distribuzione a loro volta possano effettuare uno sconto del 5 o del 10% sui prodotti acquistati con i buoni spesa.

Ci sono altre novità nel DPCM?

Sì, c’è una novità importante che riguarda le donazioni. Adesso le donazioni fatte alla Protezione Civile o a tutti gli enti che si occupano di Covid-19 come ad esempio gli ospedali, non sono più tassate e possono essere detratte per intero dalla dichiarazione dei redditi. E’ una novità importante visto che in base al Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28 novembre 2019 (che faceva riferimento all’art. 83 del Decreto Legislativo 117/2017) si poteva detrarre il 30% fino a una donazione di trentamila euro, oppure il 10% per donazioni superiori.