VOGOGNA- 29-03-2020-- A seguito della prorompente circolazione
di fake news sui social, che in questo delicato momento vessa anche l'Italia, il presidente del Cosapir Raffaele Volpi ha annunciato un'indagine. Sarà l'onorevole ossolano Enrico Borghi a svolgere per il Comitato una prima ricognizione sull'argomento.
Cos'è il Cosapir?
"Copasir sta per “Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica”. È un organo bicamerale parlamentare che per legge è tenuto a esercitare il controllo democratico sull’operato dei servizi segreti, e a verificare che tale attività si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi."
C'è stata una fake news particolare che ha rappresentato la "goccia che fa traboccare il vaso" o si è semplicemente preso atto della situazione, tale da far muovere un'istituzione così rilevante nel nostro Paese?
"Il monitoraggio delle fake news avviene in maniera sistematica e contributiva, e questo ha consentito di evidenziare l’attività infodemica di questi giorni."
In cosa consiste la ricognizione cui è stato incaricato?
"Consiste nello svolgere, per le attività di lavoro del Copasir, una specifica funzione istruttoria."
Verso chi è indirizzata?
"È un'attività che viene condotta su vari canali informativi, nella consapevolezza che la maggior parte delle fake news viaggiano sulla rete. Ovviamente non si tratta di censura."
L'azione del Copasir è rivolta al nostro Paese. In tempi recenti ci sarà un'eventuale collaborazione con istituzioni analoghe di altri Paesi colpiti come, ad esempio, la Spagna?
"La nostra azione è ovviamente rivolta al territorio italiano, ma sta all’interno di una cornice europea che trova nell’EEAS (European External Action Service) dell’UE il proprio punto di riferimento. È attraverso questa rete che oggi possiamo constatare come sia l’intera Unione Europea ad essere sotto attacco dalla campagna disinformativa, e come i paesi maggiormente colpiti siano anche quelli nei quali la diffusione del Coronavirus è più marcata, e cioè Italia e Spagna."
Come tutelare il cittadino dalla sovrabbondanza di false notizie?
"Il cittadino deve sapere che l’informazione è strettamente connessa con la responsabilità e la deontologia professionale di chi diffonde la notizia. Quando questi due elementi sono assenti, bisogna alzare le antenne circa la veridicità delle notizie diffuse. Soprattutto quando vengono propagate da persone anonime, che si presentano come oscuri detentori di non meglio precisate verità e che invitano a rilanciare informazioni che incitano le folle o diffondono notizie di indimostrabili complotti o miracolistiche guarigioni, tanto per fare degli esempi. Noi come Pd abbiamo da tempo chiesto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle fake news, perché dietro di esse si celano attacchi alle nostre libertà e interessi non trasparenti. Sarebbe anche il momento di tradurla in concreto, e per questo serve il consenso di tutte le forze politiche."
Marco Cerutti