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DEA SAN BIAGIO

DOMODOSSOLA- 30-03-2020-- Bernardino Gallo di Sos Ossola

interviene di nuovo contro la chiusura del punto nascite del San Biagio di Domodossola:

 Il mio precedente comunicato contro la chiusura del punto nascite con elencate tutte le negatività e i pericoli a partire dalla mobilità che è da evitare e la tempestività che non può essere garantita sempre da ambulanze ed elicotteri molto “ballerini” per tempi di risposta a causa di una serie di varie problematiche, è stato pubblicato solo da due importanti testate locali, (Ossola News e VCO24). Ignorata da altre che lo fanno da molto tempo, probabilmente per motivi “politici” di basso profilo, nonostante il mio profilo di esperto dimostrabile da realizzazioni nella sanità in passato e contributo fondamentale per far arrivare l’Emodinamica nel VCO, nell’ospedale San Biagio. Una testata ha dato voce a un gruppo locale che ha difeso la scelta della chiusura avallata dal sindaco di Domodossola in assoluta solitudine rispetto ai colleghi.

Faccio presente che il gruppo su Facebook, da me diretto SOS Ossola Cusio Verbano insieme alla pagina UNA e all’omonimo gruppo, ha moltissime adesioni notevolmente maggiori di altri e oggi siamo a un totale di ben 10.779 adesioni più del doppio per quello con maggiori simpatizzanti.

La notizia che ho letto sul corriere della sera del 29 marzo circa la morte di un nascituro e la madre in gravissime condizioni, per un distacco di placenta, mi sollecita a intervenire di nuovo contro la chiusura del punto nascite del San Biagio di Domodossola. Io non intendo di avere sulla coscienza dei morti che certamente accadrebbero per interventi urgenti non garantiti che hanno bisogno di un parto cesareo e, soprattutto per distacchi della placenta che capitano, inesorabilmente nel nostro territorio come dimostrano i dati del recente passato che alcuni tecnici fanno finta di ignorare.

Ho il dovere di ringraziare le amiche e amici che in gran numero non solo aderiscono, ma m’incitano a combattere questa battaglia di civiltà in difesa del San Biagio e dell’Ossola come pure del VCO. Rassicuro tutte e tutti che non mollerò ma che sono in difficoltà sia per il mio stato di salute dopo gli interventi dello scorso anno sia perché, anche per colpa della mia assenza per qualche mese, ho perduto il supporto di alcune persone che hanno altro da pensare o che preferiscano i venditori di fumo. In tempi brevi c’è bisogno di nuovi supporti di persone che oltre ad avere a cuore tali problematiche, siano o diventino competenti studiando le problematiche non solo della sanità ma quelle che si accaniscono contro le periferie con il solito neocentralismo becero che ha spopolato la montagna per furto di servizi indispensabili.

Partendo dalle motivazioni del mio precedente comunicato che confermo tutte, invito il direttore Generale ASL vco, dr. Penna a fare un passo indietro e mantenere il punto nascite che garantisca almeno le emergenze fino a che non venga non solo riaperto, che può essere realizzato con un minimo di figure professionali come medici di pediatri, di ostetricia ginecologia e qualche ostetrica. Ribadisco che dovrà essere potenziato non appena sarà finita questa guerra per battere la pandemia del COVID-19 portata avanti soprattutto da soldati in divisa bianca o azzurra oltre che da altre categorie come quelle dei supermercati. Dei trasporti e tante ancora cui devono andare il nostro ringraziamento e incoraggiamento.

Analoga sollecitazione la faccio nei confronti di chi ha avallato o giustificato tale chiusura, come il sindaco Pizzi e il capogruppo Lega in Regione, Preioni per non parlare della pletora di coloro che hanno taciuto".