DOMODOSSOLA- 20-11-2015- “Una durissima sconfitta per l'Ossola e Domodossola che non ha precedenti”.
Così Bernardino Gallo, presidente di Sos Ossola, commenta la "scelta" di posizionare il nuovo ospedale unico a Ornavasso: “Il Consiglio comunale a Domodossola è chiave di lettura delle tendenze complessive nel Vco a partire da quelle politiche e amministrative- spiega Gallo, che ha assistito ai lavori- ieri sera, in consiglio comunale, la giustificazione del sindaco Cattrini che ha approvata la sede di Ornavasso con tutte le prevedibili conseguenze per il San Biagio e l'Ossola, è stata quella che i sindaci del Verbano e del Cusio avevano i numeri per imporre la sede di Ornavasso come ospedale nuovo unico o comunque sull'asse Verbania Omegna. Ma che novità è? In ogni caso la sua conclusione è stata quella di arrendersi e subire. Il risultato? Una durissima sconfitta per l'Ossola e Domodossola che non ha precedenti. Per la verità all'asse Verbania Omegna sarebbe assolutamente sbagliato non aggiungere Vogogna che ha fatto da tempo la scelta del "financing project" e ha innestata la "trazione integrale" dopo aver aggregato la bassa Ossola per formare un triangolo che esclude l'alta Ossola e le sue valli, abbandonandole al loro irreversibile destino di inarrestabile declino. Si aggiunga il non ruolo adeguato del suo capoluogo, Domodossola, che non è stato in grado di essere un punto di riferimento per responsabilità di ciascun sindaco che è succeduto nella carica con particolare riferimento a quello attuale. Su quest'ultimo non vogliamo spendere molte parole sul suo recente comportamento sul San Biagio che, a nostro avviso, dettato dal desiderio di riavere la conferma a candidato sindaco del Pd a Domodossola. Aggiungiamo, allo strapotere del triangolo Vogogna, Verbania, Omegna, l'assoluta debolezza dei rappresentanti politici e sitituzionali dell'Ossola, proni ai poteri forti dell'ex capoluogo e divisi, non sui problemi veri ma solo su campanilismo e, soprattutto, per la casacca indossata, salvo rare eccezioni. Aggiungiamo anche in funzione di tornaconti politici - amministrativi di varia natura. Su tali divisioni legate alla "casacca", se n'è avuta una plastica rappresentazione nel dibattito in Consiglio Comunale di Domodossola. C'è stato qualche distinguo positivo, seppure preceduto da richiami a proposte sul tema della propria parte, da parte di chi ha presentato la mozione sulla sanità, affrontando anche problemi e criticità e non ignorando il trave nell'occhio, come fatto dalla maggioranza, rappresentato da un accordo "schifezza" che pure il sindaco aveva sottoscritto. Infatti avevamo appreso, ma solo dai media, che era stata firmato un accordo che, per il futuro del Castelli e del San Biagio, prevede al secondo comma dell'art. 6:" ..... I Comuni di Verbania e Domodossola si impegnano, concordemente ed in relazione al Piano di valorizzazione e alienazione dell’Asl Vco, ad attivare le procedure amministrative per la modifica dei rispettivi Piani Regolatori affinché le aree che attualmente ospitano gli ospedali cittadini, alla luce di specifiche valutazioni di carattere territoriale ed urbane, vengano valorizzate ai fini della loro successiva alienazione,...". Auspichiamo, almeno per quanto riguarda Domodossola che tale articolo dell'accordo come altri troppo generici e senza chiari impegni, siano modificati nella stesura definitiva. Per l'ospedale San Biagio sia previsto un futuro nel campo sanitario, (distretto - medicina territoriale con dirigenza per tutto il Vco, e poliambulatori), mentre per il settore socio assistenziale, una pluralità di attività a partire da una moderna e grande struttura per anziani soprattutto residenziale. Il futuro del San Biagio dovrà assolutamente avere una ricaduta non solo sanitaria e sociale ma anche economica sul territorio per Domodossola e l'Ossola che sono stati depredati di tutti i servizi. La conseguenza di questa sconfitta deve essere individuata anche nella rappresentanza dei sindaci nell'Asl Vco che non prevede una struttura federale che sia di garanzia delle singole zone. Questione che si propone tal quale nella provincia autonoma del Vco e che i profeti del "pensiero dominante" non hanno minimamente preso in considerazione, nonostante fasulle disponibilità a verificarne l'applicazione già in occasione della presentazione nel municipio di Domodossola. Un ulteriore segno di assoluta decadenza di Domodossola e dintorni è il fatto che Azzurra TV, niente ha riportato della discussione in consiglio comunale. In questo quadro preoccupante riconfermiamo la nostra volontà di batterci per dare voce al popolo per il quale ribadiamo che sarebbe necessario un coinvolgimento stringente e concreto con una vera e propria consultazione popolare. Concludiamo con un appello a forze politiche e movimenti e ai loro candidati sindaci e consiglieri, invitandoli a prendere precisi impegni programmatici sulle questioni sanitarie. Appello che vale per tutti, ma anche per Una, Unione Nuova Autonomia nata da nostro "suggerimento" ma con assoluta reciproca autonomia!”.