VERBANIA – 20.11.2015 – Le indagini sono chiuse
e gli imputati vanno verso il rinvio a giudizio. Nei giorni scorsi è ufficialmente arrivata al capolinea l’inchiesta sul crack della Co-Ver e sulla compravendita delle quote nei campi eolici di Enna e Campobasso che aveva portato al fallimento della società verbanese. Il sostituto procuratore (in questi mesi facente funzione di procuratore) Fabrizio Argentieri ha notificato a Giuseppe Dal Ben e agli altri imputati l’avviso di chiusura indagini, dando loro venti giorni di tempo per presentare memorie, documentazioni o per farsi ascoltare. Dopodiché il pm deciderà se proseguire chiedendo il rinvio a giudizio di fronte al gup in un’udienza che potrebbe tenersi entro la fine dell’anno o al massimo a inizio 2016.
Secondo le indagini coordinate da Argentieri e condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Verbania Dal Ben (che nell’ottobre 2014 fu anche arrestato), in concorso con quattro cittadini inglese titolari di una società britannica e di altri esponenti di Co-Ver avrebbe fittiziamente ceduto le quote societarie dei parchi eolici a una società inglese distraendo il denaro dalla holding del gruppo, che poi è fallita, commettendo bancarotta aggravata.
Oggi, intanto, Dal Ben è comparso in tribunale a Verbania per rispondere dell’accusa di evasione fiscale. Accusato di non aver versato contributi Iva per una cifra superiore ai 300.000 euro (da poco la legge è stata “alleggerita” e la soglia di punibilità penale è passata da 50.000 a 250.000), ha scelto il rito abbreviato. Difeso dall’avvocato Giovanni Bonalumi è stato condannato dal gup Elena Ceriotti a due mesi e venti giorni.